Cultura e Spettacoli

Ispirato al danzatore Nijinsky influenzerà il film con Keaton

Ispirato al danzatore Nijinsky influenzerà il film con Keaton

Un inedito di Charles Spencer Chaplin è una notizia di per sé. Un inedito che sviscera il terreno preparatorio di Luci della ribalta, nel sessantesimo anniversario di quello che la vulgata vuole essere il «film testamento» chapliniano, è oggettivamente un evento. Oltre che il frutto di una ricerca decennale della Cineteca di Bologna condotta sul corpo dell’Archivio Chaplin, che verrà presentata oggi nel capoluogo emiliano per il festival «Il cinema ritrovato». Gli appunti manoscritti mettono a fuoco un soggetto che rimarrà incompiuto, ma che contribuirà a definire l’ossatura dell’opera del 1952, quella del leggendario duetto con il compare d’epopea del cinema muto, Buster Keaton. La traccia è modellata sulla vita del danzatore russo Vaclav Nijinsky, che conobbe il creatore di Charlot durante la lavorazione del film Easy street, tra il 1916 e il 1917. Vent’anni dopo, Chaplin iniziò il lavorio per tradurre la vita del grande ballerino in pellicola. E ci teneva parecchio, il genio con la bombetta, tanto che dai manoscritti emergono più stesure dell’opera. Ma il nucleo narrativo presenta degli argomenti ricorrenti, che poi tracimeranno nella composizione del capolavoro del 1952. La tensione tra il ballerino e l’umanità che lo circonda, specie quella con una collega più giovane, sono tutti spunti che prenderanno forma in Luci della ribalta, basta pensare alla scena-madre in cui l’anziano clown Calvero ha un attacco di cuore e muore dietro le quinte, mentre l’amata Terry fa il suo numero sul palcoscenico. E le pennellate di Chaplin per dipingere il protagonista rimandano ai toni crepuscolari del film: «Il grande genio del balletto russo era una persona semplice, e timida, che si esprimeva con difficoltà, ed era di umili origini». Fino al piano drammaturgico, che evoca la futura figura di Calvero: «Mostrare il genio di un ballerino attraverso la danza. Mostrare il suo senso di giustizia, la sua lealtà nei confronti di un anziano membro della troupe che ha iniziato a bere perché troppo vecchio per ballare».
Insieme agli appunti, sono state rinvenute pure delle fotografie che ritraggono Chaplin e Keaton proprio sul set di Luci della ribalta. Con quell’opera, il regista volle anche dare aiuto concreto all’altra icona del cinema, il cui stile recitativo era stato messo in crisi dalla rivoluzione del sonoro. Il duetto in Luci della ribalta è l’unica apparizione insieme dei titani del muto, da cui l’evidente interesse storico delle fotografie ritrovate.
«Il tema principale di questo soggetto è il fatto che la carriera non è il compimento dei desideri dell’uomo, ma solo una strada che conduce al suo destino», si legge nelle note.

Il suo, quello di Calvero, quello del collega Keaton, in un rimpallo tra palcoscenico e vita su cui questa scoperta getta nuova luce.

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