Cultura e Spettacoli

Jannuzzo magnifico campione della risata

Cosa provoca la risata a teatro è un quesito vecchio come il mondo. Che solo Pirandello nel suo saggio dedicato all'Umorismo ha chiarito fino in fondo quando definisce la risata come l'incontro con la parte più riposta di noi. È quanto accade nel bel testo di Pierre Chesnot Alla faccia vostra quando un pretesto del tutto fortuito scompagina le certezze di un'intera famiglia. Cosa succede è presto detto: un volta constatata la dipartita di un riccone la cui morte è salutata con gioia per via dell'eredità, la risata deflagra coninvolgendo tutti in un delirio che non ha mai fine. Perché il caro estinto risorge trionfando su tutti e su tutto anche perché non lo vediamo mai. Cadono così tutte le categorie che hanno determinato il comportamento del gruppo e nessuno sa più a cosa rifarsi. A cominciare dal protagonista Gianfranco Jannuzzo che sulla morte del suocero aveva contato. Come la fresca vedovella di Debora Caprioglio che, sepolto il dolore di facciata, esplode in un comportamento dissennato. Prima che l'acme culmini nella sorpresa finale quando il redivivo detta fuoriscena un nuovo testamento a favore della serva di casa, l'eccellente Antonella Piccolo. In un gioco perfattamente orchestrato dalla regia di Patrick Rossi Gastaldi dove Jannuzzo la fa da padrone in un crescendo di ilarità e sconcerto, confermandosi il magnifico campione della risata, accanto a una Caprioglio che gli rende la pariglia con un acidulo humour che scatena l'applauso fragoroso del pubblico.

ALLA FACCIA VOSTRA - Milano, Teatro Manzoni.

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