Cultura e Spettacoli

Johnny B. Moore, profumo di Mississippi

Johnny B. Moore è un figlio di Clarksdale, la cittadina del Mississippi dove si è sviluppato il elta blues e dove sono passate leggende come Charley Patton, Son House e Robert Johnson. Nato il 24 gennaio 1950, non poteva non assorbire quella cultura del blues acustico sempre presente nell'aria di quei mitici luoghi. «Suono il blues perchè è la mia vita - ha detto - non potrei fare altro, anche se il mondo è cambiato, c'è sempre bisogno di buon blues, per divertirsi e anche per raccontare come vanno le cose nella società». Sin da bambino Moore ha imparato a suonare la chitarra, sotto la guida di due cugini e di uno zio (tutti musicisti itineranti) e soprattutto di Floyd Curtis. Come i suoi antenati e predecessori ha lavorato nei campi prima di trasferirsi a Chicago, la mecca del nuovo blues. La prestigiosa rivista Living Blues ha scritto che Moore «suoan il più funky Delta Blues mai sentito al di fuori del Mississippi». La sua carriera è lunga e variegata (ha suonato anche in un gruppo gospel, ha assorbito la lezione di John Lee Hooker e Robert Nighthawk, ha suonato nei dischi di Koko Taylor, ha lavorato con Willie Kent e ha inciso alcuni dischi interessanti come Lonesome Blues, nominato per il W.C.

Award) ma qui lo ascoltiamo al suo meglio in Born In Clarksdale Mississippi (Wolf) in parte elettrico (splendido il medley dedicato a Elmore James e Crosscut Saw di Tommy McClennan) e in parte acustico con l'aiuto dell'ospite speciale Sugar Blue all'armonica (ma anche Moore se la cava all'armonica) e del batterista Larry Taylor.

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