Cultura e Spettacoli

King e Abrams assieme per «salvare» Kennedy

King e Abrams assieme per «salvare» Kennedy

Ormai la guerra della «televisione via internet» è sempre più dura. Dopo il successo di House of Cards di Kevin Spacey, prodotto appositamente per lo streaming, i vari servizi competono sempre più attraverso le serie. Ora Hulu.com sfida Netflix e Amazon mettendo in campo l'artiglieria pesante: il sito americano di streaming realizzerà infatti una serie tv tratta dal romanzo di Stephen King 22/11/'63 (in italia pubblicato da Sperling&Kupfer). La miniserie sarà prodotta da J.J. Abrams, il creatore di Lost e regista dei nuovi lungometraggi della saga di Star Trek (e che ora ha per le mani i nuovi episodi di Star Wars ).

L'annuncio del vice presidente di Hulu, Craig Erwich, ha svelato soltanto alcuni dettagli dell'accordo con Warner Bros Television dietro l'ambizioso progetto, di cui ancora non è nota la data di uscita. A occuparsi della sceneggiatura sarà Bridget Carpenter ( Friday Night Lights ), produttrice esecutiva con Abrams, King e Bryan Burk ( Lost e il film culto Cloverfield ). Quanto al testo di partenza è sicuramente uno dei romanzi più particolari, allucinati e riusciti tra gli ultimi sfornati da King. Pubblicato nel 2011, racconta dei viaggi nel tempo di Jake Epping, un professore di inglese che vive una vita molto infelice in una cittadina del Maine. Dopo aver scoperto l'esistenza di un tunnel temporale che porta sempre alle ore 11,58 del 9 settembre 1958, decide di restare nel passato alcuni anni (tanto, per quanto si resti, il ritorno avviene sempre dopo due minuti) per evitare l'omicidio del presidente Kennedy e rendere migliore la storia. Ovviamente dopo lunghe peripezie va tutto in modo molto diverso e si rischia anche l'apocalisse. Perché lo spazio-tempo è un giocattolo di cui è meglio non compromettere i meccanismi. Insomma, una trama perfetta per una produzione di Abrams. Che non nasconde il proprio entusiasmo: «È un sogno lavorare con King, di cui sono fan dalle scuole medie, specie su una storia così avvincente e immaginaria».

E anche King, che con le serie ha un rapporto di lunga durata oltre che fecondissimo - la produzione più recente è quella delle due stagioni di Under the Dome - si è gia spinto idealmente oltre le 9 ore di serie previste: «Se c'è uno dei miei libri che chiede a gran voce una programmazione tv di lungo respiro, questo è 22/11/'63».

La potenzialità dello streaming è proprio questa: serie lunghe sganciate dalle necessità di un palinsesto classico.

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