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Lady Gaga difende Kesha al processo: "Vergognatevi"

Lady Gaga ha deposto a favore di Kesha nel processo per violenza sessuale: la popstar ha risposto per le rime agli avvocati dell'accusato

Lady Gaga difende Kesha al processo: "Vergognatevi"

Lady Gaga si è lanciata in una strenua difesa di Kesha durante il suo processo per violenza sessuale.

La popstar ha infatti testimoniato a favore della collega e, come racconta JustJared, le parole che ha pronunciato si sono rivelate estremamente potenti, non solo per Kesha ma per tutte le vittime di stupro del mondo. La deposizione è avvenuta a settembre 2017, ma solo ora i documenti del tribunale sono stati desecretati.

A Gaga è stato chiesto se fosse personalmente a conoscenza delle interazioni fisiche, o di altra natura, tra Kesha e Dr. Luke - il produttore che la cantante ha accusato di stupro. La teste ha confermato, sottolineando come la collega le avesse confessato di essere stata aggredita. A questo punto, l’avvocato del produttore l’ha incalzata, chiedendole se sapesse qualcosa oltre a quanto riferito dalla cantante. “Sa - ha risposto la popstar - quando gli uomini aggrediscono le donne, non invitano altre persone a guardare”. E ha aggiunto come il loro settore, quello dello showbiz, sia dominato da scenari di potere a discapito delle donne.

La difesa dell’accusato ha voluto puntualizzare l’esistenza di persone falsamente accusate di stupro, ma Lady Gaga ha ricordato come fin troppo spesso le donne siano accusate di falsa testimonianza, solo per aver parlato pubblicamente della violenza sessuale ricevuta. La cantante ha anche spiegato di aver creduto a Kesha, anche perché a conoscenza della depressione e della spirale da trauma in cui è caduta a seguito dell'abuso.

Il suo monologo è stato significativo. “Perché mai questa ragazza direbbe al mondo intero quello che è successo - è stata la prima domanda retorica della cantante rivolta alla corte - Perché mai? Sapete cosa vuol dire per i sopravvissuti? Sapete cosa vuol dire dirlo alla gente? Non alzate gli occhi al cielo.

Dovreste vergognarvi di voi stessi”.

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