Cultura e Spettacoli

L'amore va in pausa, ma non in menopausa

Nel romanzo di Maria Elena Ferro tanta (auto?)ironia sulla passione over 50

Massimiliano Parente

L'amore è una cosa che odora di rosa ma non c'è rosa senza spine, e a una certa età restano solo le spine. È quello che mancava alla narrativa femminile: Maria Elena Ferro (misterioso pseudonimo che allude a Elena Ferrante, o magari è la Ferrante stessa sotto mentite spoglie delle mentite spoglie, qui molto spogliate) pubblica un romanzo intitolato Il secondo giro di giostra (Cairo Editore, pagg. 132, euro 16) e con tanto di prefazione di Vittorio Feltri. Il quale scrive: «Esaltiamo sempre la passione. In effetti, nella parola stessa, c'è una sorta di assoluzione. Passione ha la stessa radice di patire. È qualcosa che si imprime in noi, non è una decisione, è come il segno di un meteorite in un prato, lo subisce».

In sostanza si tratta, intenzionalmente, di cinquanta sfumature di grigio versione menopausa, un cento colpi di spazzola sulla ricrescita mentre il principe azzurro cerca il Viagra. È la storia di un Lui e una Lei, entrambi over cinquanta, narrata da un'amica di Lei: il che ci fa pensare che la vera autrice sia davvero una donna e racconti una storia vera autobiografica e pruriginosa, altrimenti troppe maschere, troppi preservativi, e dunque chi vuole indagare indaghi, gli indizi disseminati non mancano. E dimostra come possano essere fuori di testa le donne anche passati i cinquanta. Tanto, si sa, nell'universo passional­sentimentale femminile ci sono quattro fasi: nella prima cercano l'amore ma restano deluse, il che le fa diventare isteriche. Nella seconda vogliono un marito e un figlio, che le fa diventare isteriche e frustrate, perché hanno rinunciato a essere se stesse pur di avere figli. Nella terza i figli sono grandi, il marito le trascura, e si trovano un amante, che le fa diventare isteriche perché le trascura anche lui. Nella quarta si rassegnano e diventano nonne, iscrivendosi a un corso di Arte & Letteratura.

Nel romanzo della Ferro succede appunto che Lei cerca il grande amante, Lui se la porta a letto e non si fa sentire, o comunque molto poco rispetto alle aspettative di Lei («seguirono lunghi messaggi di lei, chiamati sms maledetti, in quanto senza mai risposta», povero Lui) e a cose normali una donna dovrebbe già essere contenta di questo secondo giro di giostra così pieno e così vuoto. Proprio perché si ha molto esperienza e poco tempo, la recita deve durare il minimo indispensabile, si va subito al sodo, finché è sodo. Invece «Margherita cercava un po' di sentimento, quella sera, e si ritrovò con un cazzo in bocca».

Ecco, Margherita, e di che ti lamenti? Il dramma sarebbe stato il contrario, tutto fumo e niente arrosto, al contrario è un bel giro di giostra, appunto.

Commenti