Cultura e Spettacoli

L'arcobaleno spunta anche a casa D'Urso

L'arcobaleno spunta anche a casa D'Urso

Quando l'altra sera sul palco dell'Ariston la nuova proposta Ermal Meta ha sfoggiato l'arcobaleno pro-unioni civili tatuato sugli occhi si pensava - dopo nastrini, coccarde e pochette in stile rainbow che sventolavano ovunque - che solo scendere. È la sottile linea che divide l'originale presa di posizione individuale dall'imitazione stucchevole che segue le mode. Ci vuole un attimo a scivolare nel conformismo dell'anticonformismo. Tanto più che l'arcobaleno va sempre bene con tutto. Ecco. Ieri pomeriggio vedendo Barbara D'Urso a Domenica Live, su Canale 5, sbandierare al polso il nastro arcobaleno per dimostrare sostegno ai diritti civili per gli omosessuali (che nessuno peraltro contesta: come è noto il punto critico della legge Cirinnà sono le adozioni), qualcuno si è domandato se quel gesto fosse di reale condivisione civile o di facile adeguamento mediatico. Barbara D'Urso è bravissima nel suo mestiere. È già la regina del pubblico.

Non ha bisogno di essere più realista del re.

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