Cultura e Spettacoli

"Con l'hip hop senza volgarità canto Falcone e Van Gogh"

Il rapper rivelazione pubblica il nuovo cd "Incredibile". "Alle parolacce preferisco le metafore: fanno più male"

"Con l'hip hop senza volgarità canto Falcone e Van Gogh"

Moreno non lo fermi, parla come se rappasse, velocissimo, torrenziale. Il suo è un free style esistenziale (d'altronde si capisce anche da quanto velocemente parli in qualità di coach ad Amici 13). Sarà per questo che, piaccia o no, a neanche 25 anni ha bruciato le tappe visto che in meno di un anno ha vinto Amici su Canale 5, se ne è rimasto nove settimane al numero uno in classifica con il disco Stecca e adesso ne ha già realizzato un altro con il meglio del rap (da Fibra a Pequeno a Don Joe e JAx). Si intitola Incredibile, è un rap che fa pop, nel senso che ha un bel retrogusto popular e srotola almeno tre singoli vincenti, dal nuovo Sempre Sarai con Fiorella Mannoia a Prova Microfono fino a Giro tutto il mondo con Alex Britti e Interruttore generale con Antonio Maggio. Un disco di confine. E un tentativo di sgomberare il rap dalle accuse di volgarità: Moreno talvolta va giù duro (come in Nessuno mi può giudicare) ma si ferma prima di intasarsi di parolacce: «Non sono un santerellino, le uso anche io però preferisco le metafore, fanno più male», dice lui. Ma bravo.
Però, Moreno, nel disco fa quello che fa ogni rapper, nessuno escluso.
«Ossia?».
Rispondere alle critiche. A muso duro.
«Massì ma dopo le prime due canzoni, Incredibile e Prova microfono, ho risolto tutto. In fondo le accuse sono sempre le stesse: non riconoscermi i meriti, la vittoria di un talent show, la mancanza di background. In realtà nelle mie rime si va da Van Gogh a Maccio Capatonda».
Però lo scrittore Bret Easton Ellis quando è venuto alla Mostra di Venezia ha twittato un «sono pazzo di Moreno» che ha fatto il giro del mondo.
«E difatti lo cito nel brano La mia etichetta mi sta stretta. L'altro giorno mi ha detto che non vede l'ora di ascoltare il disco».
Quattro brani sono stati composti con Fabri Fibra.
«Il miglior paroliere italiano. Tra noi, dopo il duetto ad Amici, è nata una vera collaborazione».
E in Imprenditori c'è un featuring di Gué Pequeno dei Club Dogo. Uno che non collabora quasi mai con altri rapper.
«Se ha accettato di duettare con me vuol dire che mi ritiene credibile».
E J Ax?
«Beh gli devo molto. Nella canzone Col sorriso c'è ancora il ritornello che mi registrato sulla segreteria telefonica. In questo brano lui parla di me e io di lui. Ci sentiamo spesso. Ora è a The Voice e mi aveva preannunciato una sorpresa».
Suor Cristina. Duetterebbe con lei?
«Come potrei dire di no?».
L'anno scorso ha anche accettato di cantare nella serata conclusiva della Festa del Pd a Genova.
«Eh no, quella era solo una data del mio tour, nessuno è venuto ad ascoltarmi credendo di partecipare a un comizio. Dopotutto, è realmente fuori luogo associarmi a un partito, qualsiasi partito».
Però non si tira indietro. In Incredibile canta: «Siete piccoli a riguardo se traggo una conclusione/ ridicoli come M... che parla di Falcone». Il cognome censurato è quello del calciatore Miccoli (intercettato a pronunciare parole violente contro il magistrato)?
«L'ha detto lei, io no...

».

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