Cultura e Spettacoli

Il Liga sospende il tour: "Ho un polipo in gola si riparte in autunno"

Ha finito con difficoltà lo show di mercoledì. "Faccio fatica a cantare, chiedo scusa a tutti"

Il Liga sospende il tour: "Ho un polipo in gola si riparte in autunno"

Ha una voce aspra e roca, spesso raschiante e anarchica come rock (americano) comanda. Non ha certo una voce che spacca ma ha quel quid che lo ha reso unico nel nostro panorama rock... Eppure la voce di Ligabue ora è veramente troppo roca e l'ha obbligato a fermarsi e a interrompere la sua tournée. Già a febbraio era suonato il campanello d'allarme e il Liga aveva rimandato l'inizio del tour per un edema alle corde vocali. Ora sospende definitivamente il giro di concerti Made In Italy. Palasport 2017 rinviandolo a settembre-ottobre. Questa volta ha un polipo alle corde vocali e dovrà farsi operare. Il Liga comunque è un duro e puro del rock, uno che non vuol deludere le sue legioni di fan, e mercoledì scorso, in concerto al Mediolanum Forum di Milano, ha stretto i denti e ha concluso la sua esibizione con la benzina in riserva, chiedendo scusa al pubblico dal palco. «Purtroppo ho avuto una ricaduta e quindi si sente - ha annunciato al microfono - che faccio molta fatica a gestire proprio il cantato, però non me la sentivo di far saltare il concerto all'ultimo. Quindi adesso andiamo dritti un po' al sugo, ce la metto tutta, faccio veramente tutto quello che posso, vi chiedo scusa. Avrei voluto darvi una performance molto migliore di quella che sto dando ma purtroppo è andata così». Dopo diciassette concerti tutto rinviato a settembre dunque. È una delle malattie professionali di chi canta... Si consola così il Liga, che in questo tipo di disavventure è in buona compagnia. Qualcosa di simile è capitato recentemente ad Adele (che aveva rischiato il ritiro dal mondo dorato del pop soul) e al crooner Michael Bublé. Ligabue ha raccontato la dinamica dell'incidente capitatogli durante lo show di tre giorni fa: «La voce non usciva. Così ho avuto bisogno di farmi visitare, ovviamente il giorno dopo, e mi hanno detto una cosa che avrei preferito non sentirmi dire, ma che purtroppo rientra fra quelle che vengono definite le malattie professionali di chi canta, cioè ho un polipo, in questo caso intracordale mi dicono, alla corda vocale sinistra. Il che significa una cosa molto semplice: il polipo non ti permette di poter cantare e quindi io adesso non posso cantare. Devo fare un intervento che mi dicono essere abbastanza semplice, che però richiede qualche mese di recupero per la piena funzionalità delle corde vocali». Tutto sotto controllo pare, tanto che le date dei concerti sono state immediatamente riprogrammate e gli spettacoli ripartiranno il 4 settembre dal 105 Stadium di Rimini. Gli altri due concerti al Forum previsti i primi di aprile sono stati spostati all'8 e al 9 settembre. Unici due spettacoli annullati del lungo giro sono i concerti di Bruxelles il 14 maggio e di Roma il 17 (chi ha acquistato il biglietto potrà chiedere il rimborso). Niente paura quindi per i fan in stato d'allarme. Il Liga poi è decisamente grintoso e ottimista e annuncia, parlando degli show precedenti: «Vi ho visti bellissimi, vi ho visti gioiosi, entusiasti, vi ho visti più giovani del solito, cosa che mi ha fatto, oltre a un po' di sorpresa, anche molto piacere. Ecco, io voglio ripartire da quest'idea, ho bisogno di un po' di mesi per rimettermi in sella ma lo farò. E quindi ci vediamo a settembre per il tour Made In Italy».

Questa frenata obbligatoria non ferma però il successo di Ligabue, il cui singolo È venerdì, non rompetemi i coglioni è al nono posto dell'airplay davanti a J-Ax e Fedez. Lo spettacolo dal vivo comunque è il cavallo di Troia dell'autore di Certe notti, Balliamo sul mondo e Tra palco e realtà. Il 19 settembre 2015 il suo show al Campovolo di Reggio Emilia ha rivalutato la festa pop coinvolgendo un pubblico trasversale (famiglie comprese) di 150mila persone con quattro ore di musica sparata da un'amplificazione da due milioni di watt, quattro ore di musica e quaranta canzoni sciorinate a tutta birra davanti a un pubblico in delirio. Ciò che si è percepito quella notte - caratteristica peculiare degli show del Liga - è l'energia della musica che si sposa con la serenità palpabile del pubblico. È il rock come medicina quello del Liga, un rock padan-americano che colpisce diritto al cuore con il realismo quotidiano dei testi e la carica del rock. Emozioni condivise è il motto dell'artista... Per questo prendiamo per buono il suo annuncio: «Ci vediamo a settembre...

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