Cultura e Spettacoli

Lilli la Rossa debutta nella corte esclusiva dei potenti del mondo

Insieme a Enrico Letta e Bernabè la Gruber spunta a sorpresa tra gli invitati al convegno annuale del gruppo Bilderberg

Lilli la Rossa debutta nella corte esclusiva dei potenti del mondo

Roma - Ma se è una setta segreta, che ci fa lì dentro una giornalista? Borghezio l’aveva­no malmenato solo per essersi avvicinato al mega hotel di Sankt Moritz che ospitava l’annuale consesso del Bilderberg, il club dei ricconi che governano la finanza mon­diale. Invece, Lilli Gruber la invitano pro­prio come «partecipant», in qualità di «Journalist - Anchorwoman, La 7 Tv», uni­ca giornalista televisiva nella lunga lista di potenti (banchieri, Ceo, Ad e presidenti di grandi aziende, governatori di banche centrali, membri di governi e qualche edi­torialista tra Economist e Financial Times ) riuniti per quattro giorni, fino al 3 giugno, a Chantilly, Virginia, Usa. Come mai i po­tenti del Bilderberg hanno pensato pro­prio alla Gruber? Impossibile saperlo, sen­nò che mistero ci sarebbe, e il gruppo Bil­derberg, anche detto Club Bilderberg, non è secondo a nessuno per quantità di te­orie ( a volte deliri) complottistiche che ali­menta. Certo c’è l’autorevolezza della con­duttrice di Otto e mezzo , che è stata anche per breve tempo europarlamentare, quin­di doppia esperienza. Poi c’è l’amicizia con Mario Monti, noto e illustre iscritto a quel club di eletti, come sa bene ogni com­plottista italiano. Dice qualcosa anche la presenza concomitante di Franco Berna­bè, chairman di Telecom Italia, editore di La7 e quindi della stessa Gruber? Dietrolo­gie anche queste. Basti il curriculum gior­nalistico dell’ex volto più noto del Tg1 per spiegare la sua presenza al segretissimo mega convegno sulle sorti del pianeta, sco­perta dall’implacabile Dagospia .

Mentre all’esterno del Chantilly We­stfield Marriott Hotel, tenuti a distanza da potenti cordoni di polizia (per chi tenta di avvicinarsi scattano le manette, informa il Washington Times ) fanno casino i soliti in­dignados versione OccupyBilderberg, dentro l’albergone cinque stelle i circa 200 partecipanti- che insieme fanno una bella fetta del Pil mondiale- analizzano lo stato dell’economia planetaria e,si dice,decido­no quel che verrà. Insieme a Lilli Gruber.

Con Marcus Ambrose Agius, capo asso­luto della Barclays, da una parte e Peter Su­therland, chairman di Goldman Sachs In­ternational dall’altra, la Gruber sfoggerà la famosa posa tre quarti, che ha fatto scuo­la tra conduttori di tg, e renderà onore al­l’ingegno italiano, insieme a pochissimi al­tri selezionati dall’Italia: John Elkann pre­sidente di Fiat, Fulvio Conti ad di Enel, il ca­po di Telecom Bernabè e poi il deputato Pd Enrico Letta, sempre a suo agio tra ric­chi.

Sembra che il tema sul tavolo dei poten­ti sia l’Europa. Che farne? Due le opzioni al vaglio dell’élite finanziaria Bilderberg: o la Ue diventa un vero (super Stato) o me­glio la disintegrazione europea. La Gruber spiegherà ai potenti della Terra la partico­lare prospettiva italiana, come risulta dal­l’osservatorio di Otto e mezzo. Se ne dovrà fare una ragione Lucia Annunziata, per­ché fa soltanto parte dell’Aspen Institute ma non ha avuto l’invito del più esclusivo Bilderberg, nella sua edizione americana poi.

Il giornalista investigativo Cherles Estu­lin, autore del bestseller Il Club Bilderber - La storia segreta dei padroni del mondo, dovrà aggiornare l’edizione e cambiare la sinossi. Che al momento recita: «L’orga­nizzazione occulta che ha tra i suoi prota­gonisti molti personaggi della vita politi­ca, economica e finanziaria italiana».

Ecco, a questo elenco dei padroni del mondo non scordi di aggiungere Lilli Gruber.

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