Cultura e Spettacoli

La «lingua» dei Rolling Stones incanta Cuba

Per la prima volta la band all'Avana davanti a 500mila persone

La «lingua» dei Rolling Stones incanta Cuba

Parte Obama arrivano i Rolling Stones: il «più grande gruppo rock del mondo» è sbarcato all'Avana dove ieri sera ha offerto uno storico concerto gratuito nello stadio della Ciudad Deportiva. Mick Jagger ha salutato brevemente i suoi fan cubani all'arrivo nello scalo aereo, dove gli Stones sono arrivati a bordo di un aereo privato, insieme a una sessantina di membri del lorostaff. Il concerto della band a Cuba è visto da molti come un nuovo segno dell'apertura del regime castrista, che durante il boom del rock britannico, negli anni '60, proibiva la loro musica e la denunciava come un frutto della decadenza borghese e una minaccia contro l'ideale socialista.

In un articolo dal titolo Il bacio di Mick Jagger, la blogger dissidente Yoani Sanchez ha sottolineato che «la Cuba del futuro potrebbe mettersi in marcia» proprio con un concerto degli Stones, risaltando così l'importanza quanto meno a livello simbolico del concerto, cui hanno assistito circa 500 mila persone.«A Cuba non abbiamo avuto modo di ascoltare Michael Jackson oppure Whitney Houston - continua la Sanchez - mentre Freddie Mercury è morto senza aver suonato da noi. E quando i Beatles si sono sciolti ascoltare musica in inglese veniva considerato deviazionismo ideologico.

Ora i cubani sono sul punto di recuperare, almeno in parte, quanto si sono persi in questi anni: l'emblematica boccaccia di Jagger è finalmente tra di noi».L'inattesa tappa cubana segna anche la chiusura del trionfale Olè America Latina Tour degli Stones, che dallo scorso 3 febbraio li ha portati in giro per l'intero subcontinente, suonando sempre in stadi stracolmi di pubblico. A Cuba i Rolling Stones hanno eseguito, con la consueta carica vitale e con il loro trasgressivo spirito rock, tutti i classici del loro repertorio - da Satisfaction a Brown Sugar a Jumpin' Jack Flash - davanti ad un pubblico in delirio. Sul palco, ad accompagnare Jagger, Richards e soci, c'era il coro cubano Entrevoces diretto da Digna Guerra. Il rock va di gran moda nell'isola di Castro; appena due settimane fa circa 400mila ragazzi hanno ascoltato nella piazza dall'emblematico nome Tribuna Antimperialista i Major Lazer.

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