Cultura e Spettacoli

Da Lynch alla Redgrave, parata di star

Attesa anche Kathryn Bigelow. "The Place" di Genovese evento speciale

Da Lynch alla Redgrave, parata di star

«La nostra festa è diversa: non è un festival come in ogni parte del mondo, ma un luogo ambito, dove si sceglie di venire», spiega Antonio Monda presentando il programma ufficiale della 12esima edizione della Festa del Cinema di Roma, al via all'Auditorium dal 26 ottobre al 5 novembre.

Forte della sua riconferma alla Direzione artistica della kermesse fino al 2020, il patron di un momento culturale che ha finalmente trovato la propria identità grazie a precise selezioni, ieri ha illustrato un programma molto interessante.

Gli «Incontri ravvicinati» restano punto di riferimento irrinunciabile: da David Lynch, che ritirerà il Premio alla carriera, a Jake Gyllenhall e Christoph Waltz; da Vanessa Redgrave a Ian McKellen e Xavier Dolan, non si contano i nomi stellari. E sono 39 i film della selezione ufficiale, priva di concorso, laddove Una questione privata dei fratelli Taviani, dal romanzo di Beppe Fenoglio, sarà l'unico film italiano.

Nessuna polemica, ma, per dirla con il Direttore del festival, «non si deve puntare all'allargamento della quota italiana, come fosse una riserva indiana», visto che al box-office i prodotti tricolore vanno male. Comunque, il nuovo film di Paolo Genovese, The Place, figura tra gli eventi speciali e porterà con sé un prestigioso cast: da Sabrina Ferilli a Valerio Mastandrea. Dunque, si attendono Detroit di Kathryn Bigelow (forse arriverà anche in passerella), sugli scontri razziali del '67; Stronger di David Gordon Green, sull'attentato alla maratona di Boston; Logan Lucky di Soderbergh, gangster-story ricca di colpi di scena, Maria by Callas, col racconto privato della famosa cantante d'opera e il singolare film messicano Cuernavaca.

Due i fili rossi della selezione: la musica e i film sullo sport. Sarà anche una Festa al femminile: da Barbara Allen ad Alba Rohrwacher, la «quota rosa» è ben rappresentata, già nel titolo della fortunata rassegna «Alice», per tacere delle iniziative dedicate al femminicidio. La varietà dei generi dal western classico come Hostiles di Scott Cooper, film d'apertura accompagnato dalla protagonista Rosamund Pike ai documentari, passando per i musical di scena alla Casa del Cinema è il perno su cui ruota la Festa, «valore garantito dalla continuità» per Piera Detassis, che ha voluto elencare i punti di forza della rassegna: «Il calore degli Incontri Ravvicinati, il coinvolgimento delle scolaresche e gli Oscar che hanno premiato le scelte dei selezionatori».

Molti gli omaggi al nostro cinema: dalla retrospettiva «La scuola italiana», con peplum e thriller nazionali, al restauro di Borotalco di Carlo Verdone.

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