Cultura e Spettacoli

Malika Ayane una conduttrice da non perdere

La notizia è che i cantanti in radio funzionano. È l'attitudine di alcuni cantanti a saper essere conduttori di programmi autonomi, di passare dall'altra parte del mixer. E una specie di scopritore di questo tipo di talenti è il direttore di Radiodue Flavio Mucciante, che del cantante che diventa conduttore è una specie di teorico. Fra l'altro, andando oltre i progetti di Pupo o Gianni Morandi, ormai «bravi conduttori» a tutti gli effetti, prima che cantanti, e scovando personaggi insospettabili. Lo «scouting» di Mucciante è iniziato con Pacifico e la sua trasmissione alla ricerca del valore delle parole, fin troppo «alta», ma perfetta per la scelta della corrispondenza fra autore e progetto. Poi, è continuato con Fabri Fibra, una scoperta che va ripetuta a tutti i costi. Quindi, ci sono stati intermezzi vari con Vinicio Capossela, fin troppo verboso e parlante, ma comunque radiofonico.
Il meglio, in questi giorni, ancora per tutta la settimana da domani a venerdì, dalle 11 alle 12,30 su Radiodue, lo dà Malika Ayane. Che racconta e si racconta con l'aiuto di voci iper-radiofoniche o di personaggi lontani dalla radio. Invece, funziona tutto benissimo: da Max Giusti, che le ha passato il testimone in quella fascia oraria, a Fiorello, tornato a casa nel «suo» studio, a Francesco De Gregori, sempre più pacificato con se stesso e sempre più gradevole da ascoltare. Si parla di storie e aneddoti che stanno dietro le canzoni, ma soprattutto «il fatto di essere una neofita della radio - spiega Malika - mi permette di fare le cose in modo più naif e con gli occhi dello stupore». È la straordinaria bellezza della trasmissione.

Da non perdere.

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