Cultura e Spettacoli

Marco Della Noce: "Sono ripartito grazie alla stima dei miei figli"

L'ex comico, dopo anni di silenzio e di depressione, è finalmente tornato nel suo ambiente. E ringrazia amici e colleghi che hanno creduto in lui

Marco Della Noce: "Sono ripartito grazie alla stima dei miei figli"

Sul palco di Zelig arrivava con una tuta rossa e il passamontagna. Si faceva chiamare Oriano Ferrari, un alter ego che faceva ridere anche lui. La prima volta nel 1999 quando, con un accento marcatamente romagnolo, salutava Simona Ventura a "Facciamo Cabaret" (in onda su Italia 1), interpretando il bizzarro meccanico della Ferrari. Che al pubblico, divertito fino alle lacrime, raccontava gli improbabili retroscena del team del Cavallino.

Marco Della Noce, il cabaret l'ha sempre fatto così. Poi, su di lui, qualche anno di silenzio. Fatto di poco lavoro, debiti, depressione, una separazione complicata, l'allontanamento dei suoi figli e, persino, uno sfratto. Che l'ha portato a vivere in macchina per qualche tempo. Ad aiutarlo, l'anno scorso, persino alcuni meccanici di Maranello. Oggi, però, l'ex comico di Zelig, sta meglio. Lo racconta in un'intervista al quotidiano La Verità, dove spiega quanto la stima dei suoi tre ragazzi abbia contribuito a rimettere in sesto la sua vita.

Della Noce ha chiesto aiuto e si è detto disposto a ripartire. Con grande entusiasmo: "È come se dicessi al mio ambiente che sono pronto. L'associazione di Di Sabato mi ha trovato dei contratti da testimonial. Poi c'è Zelig Tv di Giancarlo Bozzo. Al mio show, 'Stars', incentrato sulla storia di un comico, c'erano parecchi ospiti a sorpresa. Antonio Ricci ha mandato un video così elogiativo che mi ha commosso".

Della Noce ha cambiato vita e ne ha rimesso insieme i pezzi, iniziando a saldare i propri debiti. Ed è tornato sul palco. Con l'eccitazione di chi, per mestiere, ha il compito difficile di far ridere gli altri: "Il palco dà adrenalina e ti apre un mondo nuovo.

Anzi, per contrappunto, quando ci sono i problemi, si ha una carica doppia per non farsi schiacciare".

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