Cultura e Spettacoli

Maria e Carlo, buona la prima Crozza fantasista fa i politici

La coppia De Filippi-Conti subito in palla inaugura il Festival. Tra gli ospiti, Tiziano Ferro emozionante

Laura Rio

nostro inviato a Sanremo

E non poteva che andare così: un po' di emozione, un sorriso, due battute scherzose, un bacio e la coppia dei principi del piccolo schermo si guadagna il regno televisivo. Due campioni che per anni hanno giocato in squadre avversarie, si uniscono nel nome dell'unico evento che, a parte la Nazionale, ancora unisce questo Paese. E il motivo per cui Maria De Filippi e Carlo Conti radunano folle oceaniche sui divani delle case, si esplicita lungo la prima serata di questo Festival.

Un'alchimia che, dopo un primo momento di imbarazzo, comincia a prendere forza. Pare tutto così semplice tra di loro, pare che abbiano presentato insieme tanti altri programmi, e invece si sono visti qui a Sanremo solo qualche giorno fa. Ma sono due professionisti, due mastini, due autori meticolosi, e nulla è lasciato al caso. E, nonostante i brividi della mattina quando è circolata la voce che Maria fosse febbricitante (in pomeriggio è apparsa in sala stampa per rassicurare i cronisti sul suo stato di salute), è arrivata radiosa evitando la scalinata (troppa paura, forse l'ultima sera) sul palco dell'Ariston, vestita in lungo da Givenchy.

Se le sterminate platee televisive che seguono i loro programmi non si possono sommare matematicamente - farebbero il 60% di share - certamente in buona parte erano lì ieri sera a curiosare su come i due avrebbero giocato a condurre il Festival. Ma questo si vedrà stamattina alla lettura dei dati Auditel. Intanto ieri sera gli spettatori, sia che fossero abituati alle storie melò di C'è posta per te, sia che fossero fedeli seguaci dell'Eredità, si sono goduti in apertura di serata una carrellata di successoni sanremesi di Vasco, Mina, Battisti e altri (brani che però non hanno vinto) seguita da un emozionante Tiziano Ferro intonare in maniera perfetta Mi sono innamorato di te, omaggio a Tenco nell'anniversario della morte del cantante che si uccise qui nel 1967.

Poi la serata è filata via con il primo ascolto dei brani in gara: l'apertura delle danze di Giusy Ferreri, la credibile interpretazione di Fabrizio Moro, l'evanescente passaggio di Elodie, l'arioso motivetto di Lodovica Comello, la superlativa prova della Mannoia, l'esplosivo petto di Al Bano, la commovente stretta di mano di Ron, il neo realismo di Clementino, la toccante autobiografia cantata di Ermal Meta e poi ancora Alessio Bernabei e Samuel.

Come da copione la comparsata di Raoul Bova e il tormentone sui suoi problemi da sex symbol. Poi il momento sociale cui tiene tanto Carlo Conti con il gruppone delle Forze dell'ordine intervenute sul terremoto e le valanghe schierate sul palco: racconti di eroi di tutti i giorni giustamente da omaggiare. E poi il collegamento satirico di Maurizio Crozza (che non leggete qui perché questo articolo al momento del suo ingresso era già andato in stampa), il siparietto simpatico di Paola Cortellesi e Antonio Albanese che intonano il ritornello «Un mondo di pàvole» inventato per l'occasione e il super sexy medley di successi di Ricky Martin, da Livin' la vida loca a Shake your bon-bon ... E c'è pure spazio per la bellezza, non essendoci quest'anno vallette tutte curve, con la super bambola giornalista Diletta Leotta che prova a intonare Sarà perché ti amo dei Ricchi e Poveri e Rocío Munoz Morales, compagna di Raoul Bova.

Infine in attesa dell'esito del televoto, che insieme ai voti della sala stampa (che pesa per il 50%), decreta la prima classifica dei big in gara (gli ultimi tre vanno al ballottagggio giovedì) ecco il pop giovanile dei Clean Bandit e i più alti d'Italia, il cestita italiano Marco Cusin lungo ben 211 centimetri e la pallavolista Valentina Diouzier lunga 202 centimetri. E chissà che la medaglietta della Madonna regalata dallo stilista Riccardo Tisci a Maria come portafortuna non faccia il miracolo di superare il 50% di share.

A quel punto, la beatificazione è cosa fatta.

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