Cultura e Spettacoli

"Maria, Regina di Scozia" raccontata ai tempi del #MeToo

Dramma in costume in cui al rigore della messa in scena non corrisponde l'attendibilità storica: la rilettura in chiave femminista, contemporanea e politically correct appare forzata

 "Maria, Regina di Scozia" raccontata ai tempi del #MeToo

"Maria, Regina di Scozia" è un film che esplora alcuni tra gli anni più turbolenti della vita di Maria Stuarda. Basato sul libro dal titolo 'Queen of Scots: The True Life of Mary Stuart' scritto da John Guy, segna il debutto cinematografico della regista teatrale Josie Rourke e vede gareggiare in bravura attrici come Saoirse Ronan e Margot Robbie.
Maria (Ronan), sul trono di Francia a 16 anni e vedova a 18, sceglie di fare ritorno nella natia Scozia di cui è regina per diritto di nascita. Reclama, inoltre, il trono inglese, minacciando la sovranità di Elisabetta I (una Robbie che ruba la scena). Le due sovrane, cugine e rivali, dovranno vedersela non solo tra loro ma anche con ribellioni e cospirazioni.
Il film è centrato sul duello tra donne molto diverse: l'una cattolica, carismatica e dalla fierezza indomita, l'altra protestante, insicura e sfigurata dal vaiolo. In comunicazione attraverso gli ambasciatori, le due si rendono ben presto conto di avere un nemico comune nell'aristocrazia maschile, che ritiene inadatte le donne alla gestione del potere. Affascinate e al tempo stesso impaurite l'una dall'altra, devono entrambe tener testa a intrighi di corte e guerre civili per motivi religiosi.
Le atmosfere cupe da dramma in costume sono rischiarate dalle luminose performance attoriali delle protagoniste ma l'insieme resta poco armonico, minato com'è da una sceneggiatura poco coerente. Quello che vorrebbe essere un intelligente ibrido tra thriller politico, resoconto storico e dramma, presenta alcuni passaggi arbitrari che finiscono col rendere la trama poco attendibile.
L'estetica potente e la sontuosità sono evidenti, ma "Maria Regina di Scozia" resta un'opera punteggiata di inesattezze o, quantomeno, di elementi storicamente discutibili.
Non solo non esistono testimonianze certe di un incontro diretto tra le due sovrane, ma la loro leggendaria e documentata rivalità è qui sfumata in una sorta di "sorellanza" a distanza.
La rilettura degli eventi vuole evidenziare come la disparità tra uomo e donna, l'intolleranza religiosa e gli scandali politici siano problemi ancora attuali e insoluti.


Per chi ama le pellicole storiche sarà piacevole poter osservare una nuova versione di fatti noti ma bisogna ammettere quanto "Maria Regina di Scozia" esca con un tempismo sfortunato: tra una settimana sarà al cinema un'opera dalle stesse tematiche ma più riuscita e accattivante, "La favorita" di Yorgos Lanthimos.

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