Cultura e Spettacoli

MEMORIA

Matteo Sacchi

Sono molti i libri, come accade ogni anno, che arrivano nelle librerie per il Giorno della memoria. In questo mare magnum, dove non tutto ha lo stesso livello di qualità e di testimonianza, è difficile orientarsi. Vediamo allora di segnalare alcuni testi che spiccano. Importante è senza dubbio l'edizione negli Oscar Mondadori di Diario. Le stesure originali di Anne Frank (pagg. 501, euro 13). Il volume consente di leggere e confrontare tutte le stesure del Diario di Anne Frank (1929-1945), una delle testimonianze simbolo dell'orrore subito dagli ebrei, costretti a nascondersi dalle persecuzioni naziste. Come spiega il bel testo introduttivo di Alberto Cavaglion, la Frank aveva elaborato almeno due redazioni del diario (per altro non completamente sovrapponibili temporalmente), scrivendo poi anche moltissimi fogli sparsi e lettere. Nel dopoguerra, il padre di Anne, Otto Frank, diede alle stampe una selezione piuttosto arbitraria di questo materiale, conosciuta ora come versione C. Una selezione fatta da un uomo non certo esperto di editing, legato ad una morale ottocentesca e desideroso di levare i passi che mettevano in luce le dinamiche claustrofobiche di una famiglia imprigionata in un appartamento segreto. Ecco, le stesure originali restituiscono al lettore tutto il dramma dell'esperienza di Anne e dei suoi, senza interpolazioni o censure.

Per un inquadramento completo delle folli e virulente radici dell'odio contro gli ebrei è, invece, un buon punto di partenza il saggio di Roberto Finzi: Breve storia della questione antisemita (Bompiani, pagg. 224, euro 12). Il libro prende in esame tutto il lungo percorso di luoghi comuni e preconcetti che, partendo dal medioevo, ha portato ai pogrom in Russia, al caso Dreyfus e poi alla soluzione finale di Hitler. E dedica il capitolo finale all'oggi perché: «vi sono fenomeni che riemergono, seppure in forme differenti, come fiumi carsici». Basta rendersi conto di come spesso l'antisionismo becero sia solo la maschera, politicamente e socialmente accettabile, dell'antisemitismo.

Più particolare ma efficace nel ricostruire un contesto il saggio pubblicato da Baldini-Castoldi Gino Bartali. Una bici contro il fascismo (pagg. 200, euro 17). Il saggista e politologo Alberto Toscano racconta, con penna agile e precisa, la vicenda di Gino Bartali che si impegnò, in prima persona, per contrastare i nefasti effetti delle leggi razziali e dell'occupazione tedesca. Compì numerosi viaggi in bicicletta dalla stazione di Terontola-Cortona fino ad Assisi, trasportando documenti e foto, nascosti nei tubi del telaio della bicicletta, affinché una stamperia segreta potesse falsificare i documenti necessari alla fuga di ebrei sfuggiti alla cattura. Una storia emblematica dei pochi coraggiosi che ebbero la forza di dire no.

Non sempre i romanzi che parlano della Shoah sono efficaci. Anzi, a volte, messi a confronto con capolavori come Se questo è un uomo di Primo Levi o Tu passerai per il camino di Vincenzo Pappalettera, possono risultare davvero deboli.

Non così Il mostro della memoria (e/o, pagg. 136, euro15) di Yishai Sarid, scrittore israeliano classe 1965. Sarid non si proietta indietro nel tempo ma racconta l'orrore dal punto di vista di un giovane che vince una borsa di studio per studiare la storia della Shoah. Per arrotondare accompagna anche come guida gli studenti nei campi di concentramento.

Piano piano però l'esposizione continua a quel concentrato di male inizia a stravolgere la sua sanità mentale.

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