Cultura e Spettacoli

Memphis Minnie, quando la chitarra è femmina

Ha scritto più di duecento blues e si è fatta valere in un mondo pieno di razzismo e di pregiudizi contro le donne. Memphi Minnie - chitarrista e cantante - è stata la più prolifica e la più importante tra le artiste downhome (di minor successo ma artista di vero culto è Elizabeth Cotten). Big Bill Broonzy diceva di lei che «suonava la chitarra come un uomo», parlando del suo stile vigoroso e deciso nel percuotere le corde. Nacque in Louisiana à - lavorò negli spettacoli di minstrelsy e nei circhi- e in seguito si trasferì presto a Memphis, Tennessee, dove subì l'influenza di chitarristi come Furry Lewis e Frank Stokes. Però aveva uno stile personale e colorito che ne caratterizzò subito le canzoni. Suonò in coppia con Wlillie Brown e poi ebbe successo con Joe McCoy, meglio noto come Kansas Joe McCoy con il quale cominciò a incidere dischi. Ora la benemerita casa discografica austriaca Wolf (attivissima e sempre sul pezzo quando si tratta di pubblicare blues moderno o grandi artisti del passato) pubblica Killer Diller Blues, che contiene 24 grandi successi di Minnie a partire da Bumblebee, il brano che la rese famosa e che lei incise in ben cinque versioni (la prima, con sul lato B I'm Talking Aout You, non contenuta in questa raccolta, fu uno dei brani più venduti nel 1930) passando per brani come Hustlin Woman Blues (con la steel guitar di Casey Bill Weldon e Me and My Coiffeur , incisa a Chicago -dove era una star - con la chitarra elettrica.

Una bella selezione di brani - anche se mancano molti classici incisi per Vocalion e OKeh, che dà l'idea del personaggio.

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