Meryl Streep e la parodia di Donald Trump al Public Theatre di New York

Ha interpretato figure di spicco come la Regina Elisabetta e Margareth Thatcher. Ma stavolta, Meryl Streep ha superato sé stessa, vestendo le spoglie del candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump. Si è dipinta il viso d'arancione (per simulare l'abbronzatura posticcia di Trump), si è messa un completo elegante, ed una cravatta rossa; con i capelli biondi scompigliati e acconciati alla bell'e meglio sopra la testa, poi, la grande attrice sembrava una copia sputata dell'imprenditore miliardario.

L'occasione della parodia è stata l'annuale Shakespeare in the Park Gala del Public Theatre di New York, una serata dedicata al tributo alle più grandi opere del drammaturgo inglese, e alla loro influenza sulla produzione culturale americana.

La Streep, in coppia con Christine Baranski (plurivincitrice di Tony Awards) nel ruolo di Hillary Clinton, ha messo in scena il duetto "Brush Up Your Shakespeare" dal musical Kiss me, Kate di Cole Porter. Nella canzone originale del musical, ispirato a La bisbetica domata di Shakespeare, due gangsters spiegano come conquistare le donne con versi tratti dalle opere del drammaturgo stesso. Tra le frasi del pezzo: "Perchè tutte le donne ti dicono di no?", con espliciti (ed esilaranti) riferimenti della Streep all'atteggiamento misogino di Trump.

La Streep è da sempre una grande ammiratrice di Hillary Clinton, e la neocandidata democratica alla Casa Bianca ha confermato più volte la stima e l'amicizia nei confronti dell'attrice.

Che la performance fosse un messaggio di "buona fortuna" da parte della Streep all'amica? Possibile. Ma piuttosto, se vincesse Trump, potrebbe (per piacere) sostituirlo Meryl Streep?

Meryl Streep dressed up like Donald Trump tonight and Christine Baranski loved it. Sometimes the world is perfect. pic.twitter.com/NLg9FSUYiK

— Jack Moore (@JackPMoore) 7 giugno 2016

Meryl Streep dressed up like Donald Trump tonight and Christine Baranski loved it. Sometimes the world is perfect. pic.twitter.com/NLg9FSUYiK

— Jack Moore (@JackPMoore) 7 giugno 2016