Cultura e Spettacoli

A Milano è difficile ricordare le foibe

Niente "Palazzina" per Skoll. Arcore toglie il patrocinio ai "riduzionisti"

A Milano è difficile ricordare le foibe

Il ricordo è faticoso, ricordare le foibe è difficile. Anche a Milano, nel 2017. Alla vigilia della Giorno del Ricordo del 10 febbraio, il Comune nega al municipio 4 la sede per l'evento che nei giorni scorsi ha suscitato le ire della sinistra. Intanto, ad Arcore, Anpi e Comune hanno imbastito un incontro incentrato sulle «violenze fasciste».

A Milano, il Comune alla fine ha deciso di chiudere agli organizzatori le porte della palazzina Liberty. La «Sinistra per Milano» d'altra parte si era molto rammaricata per la possibile «profanazione»: l'antico caffè-ristorante che era stato il quartier generale del «Collettivo teatrale» di Dario Fo avrebbe dovuto ospitare, fra gli altri, il cantante Skoll, musicista vicino al «rock identitario». In altre parole un artista di destra, molto risoluto nel negare ogni intenzione apologetica e assolto, peraltro, dall'accusa di apologia di fascismo (per la partecipazione a una commemorazione di Sergio Ramelli). Dopo l'intervento della Sinistra, il sindaco Beppe Sala aveva scritto al presidente di zona dicendosi contrario a un'esibizione propagandistica. E il presidente, il leghista Paolo Bassi, rispondendogli, si era detto stupito dalla «censura preventiva». Ieri l'epilogo burocratico, con il Comune che - improvvisamente - ha «chiuso» la palazzina: la procedura per la richiesta non sarebbe stata inoltrata correttamente, nei tempi previsti. Bassi, conosciuto fra l'altro per la mitezza e l'equilibrio istituzionale, è sorpreso: «Ne prendo atto ma i nostri funzionari hanno fatto come in altre centinaia di casi. La cosa si commenta da sola». Il vizio di forma, in effetti, a molti pare un pretesto. Il punto è tutto di principio: «Il municipio - spiega Bassi - ha considerato il progetto, il curriculum e tutto è perfettamente giustificato e a tema, altro che concerto nazirock. Comunque, se ci fossero state strumentalizzazioni o tentazioni propagandistiche o nostalgiche lo si sarebbe potuto valutare dopo, non prima, altrimenti è un pregiudizio». Bassi è amareggiato: «Penso agli esuli e ai loro parenti, che hanno subito per decenni l'oblio della storia ufficiale e ora devono sorbirsi queste polemiche. Il municipio 4 non ha mai fatto niente per la Giornata del Ricordo, noi invece vogliamo farlo, come per il 4 novembre, la Giornata della Memoria o il 25 aprile». L'evento si farà lo stesso, nella sede del municipio. Revocato invece il presidio dei «Sentinelli», convocato al grido di «fuori i fascisti dalla Palazzina Liberty».

Poco lontano, ad Arcore, l'Anpi si è fatta poche remore nell'organizzare l'evento dal titolo: «Operazione foibe, tra storia e mito». Ma Riccardo De Corato (Fratelli d'Italia), che aveva organizzato un sit-in di protesta annunciando anche un'interrogazione in Regione, ieri ha fatto sapere che il Comune ha ritirato il patrocinio («ma senza scusarsi»), tanto che l'assessore «ha ritirato la sua presenza».

E nel sito del Comune l'evento era in una pagina che oggi risulta «non trovata».

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