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Mira Sorvino rivela: "Sono stata stuprata al primo appuntamento"

“Per anni ho pensato fosse meglio non condividere il sopruso subito”: per la prima volta l’attrice rompe il silenzio e racconta la violenza

Mira Sorvino rivela: "Sono stata stuprata al primo appuntamento"

Non l’ho mai raccontato in pubblico perché talvolta è impossibile condividere questo genere di cose”: Mira Sorvino rompe il silenzio e racconta per la prima volta lo stupro che ha subito da giovane. L’occasione è la conferenza stampa alla quale ha partecipato con il Governatore di New York, Andrew Cuomo, per fare pressione sul Congresso per afforzare le misure di protezione contro le violenze sessuali.

L’attrice premiata con l’Oscar per La dea dell’amore di Woody Allen, che con Rosanna Arquette, Asia Argento, Angelina Jolie e Gwyneth Paltrow ha denunciato il produttore Harvey Weinstein e ha contribuito all’affermazione del movimento #MeToo, non ha più paura di ripercorrere questo trauma del passato. “Non ho mai parlato di questo in pubblico – rivela – ma anch’io sono stata vittima di uno stupro”. Uno stupro di secondo grado, precisa l’AP, perché il suo carnefice la conosceva bene: era il ragazzo con cui usciva e che abusò di lei al primo appuntamento.

Mira Sorvino: “Non vergognatevi di denunciare”

Pensi di doverti vergognare – spiega la Sorvino – e ti senti come se fosse stata colpa tua: non avresti dovuto bere quel bicchiere, avresti dovuto essere più intelligente, proteggerti meglio... Sono cresciuta in una casa cristiana, con una madre molto forte, quasi fondamentalista, in una famiglia patriarcale italiana. E allora puoi anche avere la sensazione che sia qualcosa di vergognoso rendere pubblico un sopruso sessuale. Come se fossero dei panni da non lavare davanti agli altri”.

Grazie al #MeToo, l’attrice ha potuto fare finalmente i conti con sé stessa, anche se a caro prezzo. “Questo intero movimento – racconta – per me è stato meraviglioso, ma anche molto traumatico a livello personale, perché ho dovuto rivivere il mio passato e i miei demoni in un modo che non avevo mai esplorato a fondo. Non avevo mai cercato l’aiuto di cui avevo bisogno.

Lo faccio adesso e lo faccio qui perché spero possa aiutare tutte le vittime di stupro che ora sono uscite allo scoperto e che vogliono giustizia”.

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