Cultura e Spettacoli

Mondiali: Rai soccombe, Mediaset ci sguazza

Anche l'altro ieri la partita ha fatto il botto di ascolti: Iran-Portogallo ha registrato una media di 5.815.000 spettatori, share del 25,2%. Che per Italia Uno è una cifra astronomica. La scelta di acquistare i diritti dei Mondiali continua dunque a dimostrarsi vincente. Grandi numeri, sia di spettatori, sia di quattrini che entrano nelle casse di Publitalia, la concessionaria di Mediaset. E grande scorno per la Rai (che sta perdendo ascolti) e per il direttore uscente Mario Orfeo che ha scelto di non rischiare soldi pubblici su un campionato mondiale senza la Nazionale. Un amaro addio (se addio sarà) di Orfeo che, tutto sommato, era riuscito a tenere in piedi la baracca Rai dopo il forte scossone dell'uscita di scena di Campo Dall'Orto. Insomma, il pubblico ha mostrato gran voglia di sano svago, anche se non poteva tifare per la maglia azzurra. E ha mostrato a Mediaset che le scelte azzeccate pagano, e che, forse, non c'è bisogno di «sporcarle» con programmi di contorno come Balalaika o momenti di caduta di stile come le chiappe e il seno della modella Ria Antoniou in bella mostra a Tiki Taka (comunque molto meno volgare di Balalaika). È così: Mediaset non riesce a liberarsi del tutto dall'imprinting di «Colpo grosso». Se di mezzo c'è il calcio, ci deve essere anche qualche ragazza scosciata... Perché il pubblico popolare e maschile quello vuole: ma ne se siamo proprio sicuri? Che sarebbe successo se nei post partita fossero andati in onda approfondimenti - pur «caciaroni», spiritosi e ironici come dev'essere - un po' più sobri? Con il solo aiuto di belle e brave giornaliste e non di inutili modelle? Si sarebbero persi molti ascolti? Non ci pare..

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