Cultura e Spettacoli

Morricone vince anche l'Oscar britannico

Il compositore e Di Caprio conquistano il Bafta, «anticamera» della statuetta più ambita

Cinzia RomaniA ottantasette anni, il maestro Ennio Morricone potrebbe segnare un record: essere contemporaneamente vincitore del prestigioso Bafta, il premio inglese che è la stanza d'aspetto degli Oscar, e ottenere l'ambita statuetta d'oro a Hollywood, la sera del 28 febbraio. A riprova del fatto che il musicista preferito di Giuseppe Tornatore quest'anno sia il favorito dell'Academy Award, è arrivato l'Oscar britannico per la colonna sonora del western The Hateful Eight di Quentin Tarantino, fan di Morricone, da lui paragonato a Mozart e a Beethoven. Chi vince a Londra, vince anche a Los Angeles così, dopo un Golden Globe e un Oscar alla carriera nel 2007, ricevuto dalla mani di Clint Eastwood al Kodak Theatre, Morricone si avvia verso l'empireo della fama musicale internazionale. Chi dimentica il motivo del coyote nei film di Sergio Leone, o le note romantiche di Nuovo Cinema Paradiso, che siglarono un sodalizio di ferro con Tornatore? Anche quello con Tarantino sembra un patto d'acciaio, dopo il lungo corteggiamento dell'autore di Kill Bill, costretto a inserire nelle sue opere brani di colonne sonore precedenti perché il maestro, 60 anni di carriera e sei nomine agli Oscar, era impegnato. E tuttora lo è: a Dublino per un concerto, Morricone non ha potuto ritirare il suo premio a Londra.Si avvicina a grandi passi all'Oscar pure Leonardo DiCaprio: un Bafta come miglior attore protagonista di The Revenant, miglior film agli Oscar britannici. Impossibile non vedere nell'attore che lotta per la statuetta il suo cacciatore di pelli ferito, ma indomito. Nella sua ricca carriera, Leo non ha ancora vinto un Oscar e questa pare sia la volta buona. Dietro Revenant, cinque Bafta in totale, c'è Mad Max: Fury Road, con quattro premi. Due i riconoscimenti per Star Wars: il risveglio della forza, mentre gli altri sono andati a Brooklyn, la grande scommessa (sceneggiatura non originale), Steve Jobs (miglior attrice non protagonista: Kate Winslet), Il caso Spotlight (sceneggiatura originale), Il ponte delle spie (miglior attore non protagonista: Mark Rylance) e Room (migliore attrice protagonista: Brie Larson).

Alla saga sugli immigrati irlandesi Brooklyn è andato invece il premio per il miglior film inglese.

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