È morto Christopher Lee. Leggenda del cinema, odiava il "suo" Dracula

È morto a 93 anni la leggenda del grande schermo Christopher Lee, da alcune settimane in ospedale per problemi respiratori e per un arresto cardiaco. L'attore, ricoverato al Chelsea and Westminster Hospital di Londra, è spirato alle 8.30 di domenica, ma la notizia non è stata diffuso fino a che non ne sono stati informati tutti i parenti più stretti.

A dare la notizia della morte è stata la moglie, che da oltre cinquant'anni era al fianco dell'attore e lo aveva accompagnato durante la sua lunga carriera cinematografica. Dopo avere esordito come attore di film horror, Lee aveva poi recitato in ruoli importanti, vestendo anche i panni del cattivo (Francisco Scaramanga) in L'uomo dalla pistola d'oro, uno dei molti film della fortunata serie di James Bond.

Un breve sodalizio con Tim Burton, che lo aveva voluto in Alice in Wonderland, La fabbrica di cioccolato e in Sleepy Hollow, come attore e come doppiatore, ma i fan ricordano Lee anche per ruolo in due tra le saghe più fortunate degli ultimi anni. In Star Wars era stato il Conte Dooku e aveva invece vestito i panni dello "stregone bianco" Saruman nei film tratti da Lo Hobbit e da Il signore degli anelli, libri di Tolkien portati sul grande schermo da Peter Jackson.

A rendere una star l'attore era stato un film del 1968, Dracula il vampiro. Un ruolo che gli aveva regalato la fama, e che aveva di nuovo recitato negli anni seguenti, ma che - lo aveva confessato in una intervista al Giornale - aveva molto faticato a togliersi di dosso.

"Ho presto odiato i miei personaggi di maggior successo", aveva raccontato, dal conte della Transilvania ai ruoli in James Bond. Amava invece molto Jinnah, film in cui aveva recitato nel 1998, interpretando il ruolo di Muhammad Ali Jinnah, fondatore del Pakistan. Un personaggio di cui aveva amto vestire i panni, per la sua rilevanza storica.

Nonostante una carriera lunghissima, Lee non è mai stato nominato per un Oscar. Nel 2009 aveva ricevuto il titolo di cavaliere. Due anni dopo, già in età avanzata, aveva detto che non si sarebbe mai ritirato, ricorda il Telegraph. "Odio essere un idiolo - aveva detto -.

Come diceva il caro Boris Karloff, quando morirò voglio farlo con i miei stivali ai piedi".