Cultura e Spettacoli

Morto Garry Marshall, diresse «Pretty Woman»

Aveva 81 anni. Lanciò la serie «Happy Days» e firmò anche «Capodanno a New York»

Cinzia Romani

I suoi lavori per il piccolo e per il grande schermo includono la serie di culto Happy Days e l'arcinoto Pretty Woman (1990), film che ha lanciato Julia Roberts su scala mondiale. E di recente, nelle nostre sale è approdato il suo mélo Mother's Day, ancora con la Roberts della quale era amico e collaboratore assiduo. Così il regista, attore e produttore americano Garry Marshall, morto di polmonite martedì, all'età di 81 anni a Burbank, nei pressi di Los Angeles, lascia dietro di sé svariati successi.

Nato a New York nel 1934 da genitori italoamericani immigrati nel Bronx - madre insegnante di tip-tap e padre regista, che di cognome faceva Masciarelli, prima di americanizzarsi - Marshall aveva debuttato in carriera nel 1950, scrivendo gli sketch della trasmissione televisiva The Tonight Show. Ma il suo più grande risultato lo ottiene con la famosa sitcom Happy Days, che nei Settanta segna un genere, anche grazie all'apporto di Ron Howard ed Henry Winkler. Per vent'anni di fila, visti gli esiti fortunati, l'autore si consacra esclusivamente alla tv, prima di lanciarsi, nel 1982, nella regia cinematografica, col film L'ospedale più pazzo del mondo. Nel 1990 si fa conoscere dal pubblico internazionale con Pretty Woman, dove la coppia Roberts/Gere fa bingo, conquistando le platee. Nel 2010, per Appuntamento con l'amore, Marshall assembla un cast importante, con Julia Roberts, Jessica Alba, Anne Hathaway, Bradley Cooper e Ashton Kutcher in una commedia romantica. Se la critica stronca il film, il pubblico mostra di gradirlo: box office felice, come per Capodanno a New York (2011) e Mother's day (2016), ancora in sala. Tra gli omaggi resi da Hollywood a Garry Marshall, spicca quello dell'attore Henry Winkler, cioè Arthur «Fonzie» Fonzarelli in Happy Days, il quale l'ha ringraziato per averlo aiutato «nella vita professionale», lodandone la «lealtà» e descrivendolo come «un amico saggio e divertente». Richard Gere l'ha ricordato come «mentore e sostenitore». Oltre a fare il regista, Marshall, che lascia moglie, tre figli e sei nipoti, a volte recitava.

Come nel film Ragazze vincenti della sorella Penny.

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