Cultura e Spettacoli

Morto Stefano D’Orazio, storico batterista dei Pooh

Bobo Craxi ha dato in tarda serata la notizia della scomparsa di uno dei più amati batteristi e musicisti italiani: Stefano D'Orazio, lo storico batterista dei Pooh

Morto Stefano D’Orazio, storico batterista dei Pooh

E’ stato Bobo Craxi con un twitter a dare la notizia della tragica scomparsa di uno di musicisti italiani più amati, Stefano D’Orazio lo storico batterista dei Pooh. “Stefano amico mio. Suona e scrivi anche lassù. Ciao!” ha scritto nel messaggio che ha dato via ad un tam tam sulla rete che ha creato sconcerti tra i fan della band e tutto il pubblico che da sempre ha amato questa storica band e D’Orazio.

Il batterista 72enne da indiscrezioni pare fosse ricoverato da una settimana per Covid nel Columbus Covid2 Hospital di Roma, un distaccamento del Policlinico Gemelli, la struttura convertita da marzo che si occupa solo di pazienti che hanno contratto il virus. La notizia era stata mantenuta dalla famiglia nel più stretto riserbo tanto che nessuno era al corrente del suo ricovero.

Nessuna fonte della struttura ha rilasciato dichiarazioni, ma sono stati gli altri componenti della band a rilasciare un comunicato e un ricordo: "Stefano ci ha lasciato! Due ore fa... era ricoverato da una settimana e per rispetto non ne avevamo mai parlato... oggi pomeriggio, dopo giorni di paura, sembrava che la situazione stesse migliorando... poi, stasera, la terribile notizia". I Pooh, Roby, Red, Dodi, Riccardo ricordano su Facebook l'amico e compagno di viaggio Stefano D'Orazio, scomparso dopo aver combattuto a lungo una malattia. "Abbiamo perso un fratello, un compagno di vita, il testimone di tanti momenti importanti, ma soprattutto, tutti noi, abbiamo perso una persona per bene, onesta prima di tutto con se stessa. Preghiamo per lui. Ciao Stefano, nostro amico per sempre..."

Batteria, voce e flauto traverso dei Pooh dal 1971 al 2009, e poi nel 2015 e 2016 in occasione della Rèunion per il cinquantennale, D'Orazio è stato anche autore di una parte dei testi delle canzoni del gruppo del quale in seguito è divenuto anche responsabile amministrativo. Inizia a suonare la batteria, acquistata di seconda mano, sin dagli anni del liceo, con il proprio primo gruppo chiamato The Kings, dal nome del complesso dal quale acquistò la batteria, di ispirazione beat. La band cambia poco dopo il nome in The Sunshines e inizia a esibirsi in un locale della periferia romana, suonando unicamente pezzi strumentali degli Shadows, in quanto non avevano i mezzi per procurarsi un impianto voci; con questo gruppo, inoltre, Stefano esordì come paroliere, scrivendo il testo di Ballano male.

Terminata questa iniziale esperienza, D'Orazio si arrangiò facendo, per un breve periodo, da colonna sonora allo spettacolo underground per percussioni e voci "Osram" di Carmelo Bene e Cosimo Cinieri, organizzato nel locale "Beat '72". Successivamente entra nel gruppo Italo e il suo complesso, poi rinominato I Naufraghi. Anche quell'esperienza fu di breve durata e aprì così a Roma due "Cantine Club", locali all'interno dei quali si esibivano i gruppi inglesi reduci dal "Piper". A tale attività associò quella di turnista presso la RCA, potendo così pagare parte delle cambiali e l'acquisto della batteria Ludwig

D’Orazio lascia la moglie Tiziana Giardoni sposata nel 2017 ma insieme a lui da oltre dieci anni, La coppia non aveva figli.

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