Cultura e Spettacoli

Nicoletti racconta l'autismo con gli occhi di suo figlio

Nicoletti racconta l'autismo con gli occhi di suo figlio

Dall'autismo si guarisce. Basta compiere diciotto anni. Un paradosso? Certo: considerato che per questa sindrome che chiude ed isola l'individuo dentro mille difficoltà di comunicazione - la guarigione è impossibile. «Ma in Italia la legge prevede che lo Stato supporti i ragazzi autistici solo fino alla loro maggiore età commenta Gianluca Nicoletti -. Basta avere diciott'anni, insomma, per non essere più malati». Questo paradosso il noto giornalista, scrittore e conduttore radiofonico lo vive personalmente: ha un figlio autistico, Tommy, che da poco ha soffiato sulle sue diciotto candeline. «Fin qui ho provveduto io a lui. Ma cosa ne sarà, quando io non ci sarò più? Chi si occuperà di Tommy e dei molti gli altri come lui - quando arriverà il dopo»? Ecco com'è nato Tommy e gli altri: il toccante e coinvolgente road movie di Nicoletti che presentato ieri a Roma, davanti al presidente del Senato Pietro Grasso, e al sottosegretario Maria Elena Boschi - andrà in onda domani in prima serata su Sky Arte e Sky Cinema, e domenica su Tv8, per la giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo, prima di girare per le scuole d'Italia. «Questo film tocca con delicatezza una realtà che molti di noi non conoscono analizza Grasso -. L'affronta senza filtri: senza cedere al pietismo, con alcune amarezze e qualche risata».

In viaggio su un pulmino col figlio, Nicoletti va a trovare in giro per l'Italia gli amici di Tommy: Damiano, che ha una bellissima voce e vorrebbe fare il cantante, Achille che sa imitare i personaggi famosi, Roberta, che comunica con la madre fingendo d'essere Harry Potter; «e ci immerge così nell'intimità segreta del rapporto tra questi genitori coraggiosi e i loro figli, chiusi in un isolamento solo apparentemente inevitabile, aiutandoci a prendere consapevolezza di un dramma che solo la conoscenza può aiutare ad attenuare». Il Parlamento ha infatti approvato una legge, la 112 del 2016, anche detta del «dopo di noi» cioè di sostegno ai ragazzi malati dopo la scomparsa dei loro genitori - che è ancora in fase attuativa, ma che potrà migliorare molte cose. «Inoltre aggiunge la Boschi - oltre al recupero di un immobile confiscato alla mafia, da trasformare in luogo di formazione lavorativa, è allo studio una proposta di legge per l'inserimento delle persone autistiche nel mondo del lavoro». Perché questo si augura, Nicoletti, col suo Tommy e gli altri: «Dare la sveglia alla gente. Portarla a conoscere questa realtà.

E condividerne speranze ed obbiettivi».

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