Cultura e Spettacoli

La notte del maghetto Torna in Italia la saga dei record

Ieri sera apertura speciale delle librerie per celebrare l'uscita dell'ottavo volume

Eleonora Barbieri

Gli orfani di Harry Potter sono in coda. Hanno aspettato la mezzanotte in libreria: è arrivato anche in Italia Harry Potter e la maledizione dell'erede, in vendita da questa notte in molti negozi e megastore del Paese, aperti appositamente per l'occasione. Gli orfani non sono più tali: la saga ha il suo episodio numero otto, non è finita e forse, chissà, ci sarà ancora un seguito, un altro film. Il Signore oscuro era morto, eppure è tornato: tutto può succedere.

Tutti in coda, allora, per una copia di un libro che, in realtà, non è un romanzo come i sette precedenti, bensì la sceneggiatura dello spettacolo teatrale Harry Potter and the Cursed Child, in scena a Londra in due parti, al Palace Theatre, che è tutto esaurito dalla prima del 30 luglio scorso e fino al luglio del 2017. Come i sette precedenti, in Italia è pubblicato da Salani (pagg. 368, euro 19,80), questa volta con una traduzione a cura dell'editore Luigi Spagnol. Siccome è un testo teatrale, J. K. Rowling non l'ha scritto da sola: ad aiutarla (e a firmare con lei) sono stati il regista John Tiffany e lo sceneggiatore Jack Thorne. Nel 2017 uscirà una nuova edizione definitiva, visto che questa è la trascrizione «immediata» dello spettacolo. In ogni caso, molti devoti potteriani avevano già deciso di non potere aspettare: il libro in originale era già primo in classifica appena dopo l'uscita nei paesi anglosassoni, a metà agosto. Unico caso di un libro in lingua straniera a dominare le vendite in Italia. Del resto in Francia, per esempio, il libro in francese e quello in inglese occupano da settimane il primo e il secondo posto della classifica.

Insomma i fan italiani, che la scorsa notte hanno approfittato delle librerie aperte in esclusiva, delle feste organizzate e di qualche gadget offerto qua e là (per esempio alla Feltrinelli, o da Eataly, ma a Milano erano aperti per l'occasione anche tre store Mondadori, la Libreria dei ragazzi e la storica Hoepli in pieno centro) non sono certo gli unici ad avere sentito nostalgia del maghetto. Anzi. Il dato curioso è, secondo una indagine svolta da Doxa per l'editore Salani, che adesso starebbe nascendo una «nuova generazione» di giovani lettori: mentre fino allo scorso anno la gran parte dei fan era costituita dai diciotto-trentenni, in pratica coloro che sono «cresciuti» con Harry Potter e le sue avventure, dal 2015, complice l'uscita dell'ottavo libro e l'annuncio dello spettacolo teatrale a Londra, è risalito il numero di bambini nuovi lettori (nella fascia cinque-tredici anni). Che risultano sei volte di più dei lettori della prima ora, cioè quelli che nel 1998 lessero Harry Potter e la pietra filosofale. Da allora, i sette romanzi hanno venduto oltre undici milioni di copie nel nostro Paese, con un picco negli anni 2001-2002 (un biennio di successo che ha coinvolto il pubblico a livello globale).

Harry Potter and the Cursed Child ha scalato le classifiche mondiali prima ancora di essere in libreria (era anche il libro più prenotato su Amazon, prima dell'uscita il 31 luglio scorso) e, in Italia, prima ancora di essere tradotto; non è nemmeno un romanzo, ma un testo teatrale. Però è Harry Potter: i fan non vedevano l'ora. La trama è complicata, più che per bambini è per ex bambini (lo stesso Palace Theatre, a Londra, consiglia lo spettacolo dai dieci anni in poi); ci sono molti flashback, il passato che si modifica a ripetizione, il futuro che cambia ogni volta di conseguenza. Ci sono nuovi personaggi (i figli di Harry, Ron, Hermione e Draco Malfoy, la «seconda generazione» di studenti di Hogwarts), vecchi personaggi che mutano ruolo e pelle (Harry, l'eroe, è un impiegato al ministero della Magia, che non riesce proprio a capire e a comunicare con il secondogenito Albus Severus, un ragazzo che cresce, cerca la sua strada, sbaglia molto e soprattutto nel padre non vede l'eroe, bensì un uomo che «ha fatto grossi errori»), vecchi personaggi che sembravano scomparsi e tornano sulla scena (Lord Voldemort, ma non solo e non in modo banale...), magia, risate, lacrime, coraggio, amore, amicizia e tutte le difficoltà del crescere e diventare grandi (e poi anche da grandi). Protagonista, in un certo senso, è il tempo: tempo che ritorna, tempo che si modifica (ma a quale prezzo), tempo sul quale si può agire, grazie a una «giratempo», uno strumento proibito, prodotto della magia oscura, che funziona così: «C'è un enorme sprazzo di luce. Un rumore forte. E il tempo si ferma. E poi rigira, ci pensa un momento, e poi comincia ad andare all'indietro, lentamente all'inizio... e poi sempre più veloce».

Eccolo, il tempo di Harry Potter è tornato.

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