Cultura e Spettacoli

Ogni mese ha il tema giusto Così Hollywood sceglie i film

Il Time rivela il "calendario segreto" degli ultimi cento anni. E si scopre che a gennaio funziona il dolore e in estate i super eroi

Ogni mese ha il tema giusto Così Hollywood sceglie i film

Ma guarda un po': anche i film hanno la stagione giusta. A gennaio quelli malinconici. A febbraio quelli sui nazisti e associati. A maggio la fantascienza. E via così, manco fosse lo scandenziario di Equitalia. Oddio, non che fosse così imprevedibile. Però Time si è dato da fare e ha analizzato le date di uscita di oltre ottomila film dal 1913 (ossia quelli che hanno realizzato un incasso di almeno 62mila sterline). E il risultato di quest'indagine è, pari pari, proprio questo: Hollywood ha un'impostazione stile allevamento di polli e guai a sgarrare.

Ad esempio, se vi siete chiesti come mai i film sui super eroi escono quasi sempre in estate (almeno negli Stati Uniti), ecco, la spiegazione è che lo hanno deciso le major quando hanno tracciato il «calendario segreto». Per carità, non c'era bisogno di top manager strapagati per farlo: bastava la saggezza dei nonni per capire che novembre è il mese giusto per i cartoon o i film sul Natale. E che a settembre calzano a pennello i film su temi politici, meglio se di sinistra, e sul calcio, visto che in quasi tutto il mondo iniziano i campionati o quantomeno il discorso entra nel vivo di quello che piace chiamare dibattito con tre b. Forse, ed è giusto ammetterlo, sfugge a molti il perché i film sul Terzo Reich siano stati prevalentemente pubblicati a febbraio. Ma è ben chiaro il motivo dell'uscita a gennaio di quelli che il Time definisce «most depressing», ossia quelli più sconfortanti e in qualche modo legati alla morte o a tragedie sanguinose: dopo l'abbuffata allegra di Natale e Capodanno, c'è il cosiddetto «rinculo di stato d'animo» e tutti più o meno sono in sintonia con argomenti meno spensierati o addirittura più tristi. Il Time ricorda che Ben Hur è uscito proprio a gennaio 1959 con tutto il suo bagaglio di morte e che Via col vento ha benedetto il 1940, anche se in quell'anno non c'era bisogno di film tristi per essere tristi, visto che era iniziata la Seconda Guerra Mondiale. In ogni caso in quel gennaio negli States hanno pianto per l'apoteosi amoroso-malinconica di Rossella O'Hara (che per gli americani si chiamava Scarlett ma fa lo stesso) confidando sempre che domani sarà un altro giorno. Poi viene febbraio. E a febbraio non si può rinunciare alla follia nazista, anzi a un film che riguardi tutto il trentennio nel quale Hitler comunque fece sentire la sua dannata influenza: ad esempio Cabaret con Liza Minnelli e Michael York, ambientato nella Repubblica di Weimar del 1931 è uscito proprio in questo mese del 1972. Ma non finisce qui: a marzo arrivano poi i titoli su tutta la Seconda Guerra Mondiale nel complesso (a parte eccezioni come Matrix ), giusto per non farsi mancare nulla e introdurre aprile, nel quale per fortuna si cambia registro. Eros e vita adolescenziale. Sesso e spensieratezza, meglio se a un passo dal crimine. Come in Pazzi scatenati di Guy Ritchie nel quale quattro amici londinesi mettono insieme centomila sterline per giocare a poker con «Harry l'accetta», boss e pornografo. Per fortuna poi arrivano maggio con le sue Guerre Stellari e l'estate dei super eroi come Batman (il primo è proprio di giugno 1989) o Man of steel .

Insomma una sequenza che quasi un secolo di cinema hollywoodiano sembra non aver mai tradito. Agosto ad esempio è il mese dei fantasy , dei film per adolescenti e difatti il capolavoro Mago di Oz è arrivato proprio nell'agosto del 1939 e da allora è stato seguito da centinaia di titoli sulla stessa falsariga. Poi, certo, a settembre si cambia copione e ci sono i cosiddetti «stalking films» come Attrazione fatale , nel quale l'eros si declina con accenti perversi o addirittura ossessivi. Però è un mese ambiguo, visto che raccoglie anche temi politici e a sfondo calcistico o comunque sportivo, se non altro per adeguarsi anche ai calendari europei. E se ottobre è ricercatissimo per i titoli che parlano di droghe o di paura, a novembre si scatena l'inevitabile buonismo prenatalizio. Tutto prevedibile, vedete. E lo è anche dicembre, mese caldissimo (hollywoodianamente parlando) per strappare una nomination agli Oscar: e quindi vai con i film epici come il Signore degli Anelli o Avatar o drammaticamente biografici come Titanic . E dopo si ricomincia. Sempre così da un secolo per quello che, in poche parole, è un menu cinematografico più monotono di quelli di una caserma.

Tanto poi a fare la differenza sono il talento e le idee: gli unici capaci di sfuggire allo scadenziario di burocrati che non hanno né l'uno né le altre.

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