Cultura e Spettacoli

Pamela Villoresi in viaggio verso la spiritualità

Coraggiosa e anticonformista come non mai, Pamela Villoresi, da tempo adepta della più antica yoga, si è rifatta al mistero di una tradizione il cui raggiungimento occupa parecchi gradi di assidua disciplina. Così si capisce il suo singolare spettacolo Safar, ovvero «Viaggio» che dopo l'avvio al teatro Parenti continuerà attraverso l'Italia. Seguendo l'insegnamento del suo mentore Rashmi Bhatt, seguace del filosofo Aurobindo, la voce limpida della Villoresi si incammina sulle tracce del Sé, prima tappa della liberazione spirituale dell'individuo che gli permette di raggiungere l'infinito. Lo spettacolo si snoda in un viaggio affascinante suddiviso, con l'ausilio di tre musicisti, in tappe. Si parte dall'Europa penetrando nella antica disciplina spirituale dell'Andalusia, toccando gli aforismi di Patanjali ci si volge avendo come obiettivo la suprema conoscenza contenuta nei Veda. Poi il viaggio prosegue e abbraccia il mondo congiungendo la Turchia e il Magreb con l'Afghanistan. La voce corposa dell'interprete a tratti si fa sottile per poi assumere un andamento sopranile per arrivare al canto carmatico. Che costeggia e si nutre dei neologismi creati da Mircea Eliade per accostarsi al culmine del pensiero indiano. La Villoresi ci conduce per mano nel nucleo fondante del rinnovamento spirituale del mondo in un abbraccio amoroso che non ha mai fine sottolineato dalle melodie della cantante Yasemin Sannino.

SAFAR - Milano, Teatro Franco Parenti.

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