Cultura e Spettacoli

Pausini e Antonacci dal vivo: "Il nostro derby negli stadi"

Hanno inciso un brano insieme e saranno in tour: «Ci conosciamo da 25 anni, tra noi grande amicizia»

Pausini e Antonacci dal vivo: "Il nostro derby negli stadi"

Che coppia questa coppia: Laura Pausini e Biagio Antonacci. Già sono in radio con un brano insieme: Il coraggio di andare. E ieri hanno confermato che faranno un tour insieme, il loro primo. Ovviamente sarà negli stadi. Spiega Antonacci: «Ne parliamo da cinque anni, ma ogni volta non se ne è fatto nulla. Poi un giorno le ho scritto un messaggio e lei mi ha risposto la mattina dopo: Sì, facciamo la tournèe insieme, ma negli stadi. A quel punto non potevo più tirarmi indietro». Irruente come sempre, lei riassume: «Dopo aver fatto un tour mondiale, credevo che avrei trascorso il 2019 più tranquillamente facendo una vita più regolare e cercando nuovi spunti per i miei brani. Ma il suo messaggio mi è arrivato un giorno in cui mi sentivo giù e mi ha aiutato l'umore».

A pensarci bene, è la quadratura del cerchio. Laura Pausini e Biagio Antonacci sono due simboli del nostro pop, entrambi di successo ed entrambi con un pubblico potenzialmente interscambiabile. «Lei è più global, io sono più italiano», dice riferendosi alla fama planetaria della sua amica, che è stata appena omaggiata addirittura da un gigantesco manifesto luminoso in Times Square a New York dopo la vittoria del suo quarto Latin Grammy: «Mi sono sentita la bandiera italiana addosso, ero orgogliosissima e mi sono messa a piangere».

Anche se con riflessi diversi, entrambi hanno una sensibilità comune. Non a caso, Antonacci ha scritto molti brani per lei, tra i quali Tra e il mare del 2000 è ormai diventato un classico. «Ho conosciuto Laura quando faceva pianobar al Napoleone di Bologna, il ristorante dove andavo a mangiare con Lucio Dalla o Luca Carboni. Anche io ho fatto pianobar alla Budineria di Rozzano ed è anche per questa esperienza comune che tra di noi ci intendiamo così bene». Erano a Festival di Sanremo insieme nello stesso anno, il 1993. «Io ero tra i Big e quando ho visto Laura tra i giovani le ho fatto arrivare un telegramma anche se, per coincidenza, eravamo nello stesso albergo». La Pausini, che pubblica Fatti sentire ancora con un dvd e un libro magazine, conferma: «C'era scritto Laura sei la migliore e vincerai. Io me ne sono subito vantata con le mie amiche».

Venticinque anni dopo, pensano a dividersi il pubblico degli stadi: «Sarà il nostro derby», hanno detto e non a caso le poltroncine della sala nella quale si sono presentati alla stampa si appoggiavano su di una sorta di manto erboso sul quale rotolavano palloni autografati.

«Dal primo gennaio al sei penseremo alla scaletta dei nostri concerti, ma siamo già sicuri che non canteremo ciascuno le proprie canzoni ma saremo sempre insieme sul palco e ci scambieremo i repertori».

Per capire come sarà questo concerto, basta vedere la locandina dei concerti. La Pausini spiega che «l'eleganza dei nostri vestiti rappresenta l'italianità, le transenne alle quali ci appoggiamo è l'emblema del sudore e della parte più rock che non vi aspettate. Sul palco porteremo comunque le canzoni che hanno cambiato la vita a noi e al pubblico».

Per concludere, «l'obiettivo è di restituire alla gente quello che ci ha dato» dicono praticamente in coro. E in effetti che ci sia sintonia, si capisce subito perché l'uno è la spalla dell'altra ed entrambi sono protagonisti. Cantano insieme, improvvisano melodie, scherzano. I tempi sono insomma quelli giusti. «Temiamo la concorrenze dei giovani? No, non tocca il nostro pubblico», dice lui. «Alcuni giovani mi piacciono, altri mi fanno ca..re», dice lei sorridendo e chiedendo scusa per la volgarità.

E la nuova coppia del pop debutta tra gli applausi.

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