Cultura e Spettacoli

"Pechino va in Africa per l'edizione più dura ma senza volgarità"

Costantino della Gherardesca presenta la nuova edizione dello show di Raidue: "Tra i concorrenti occhio ad Adriana Volpe"

"Pechino va in Africa per l'edizione più dura ma senza volgarità"

«Sara l'edizione più dura di Pechino Express». A dirlo è Costantino Della Gherardesca, ironico per vocazione, conduttore alla sua sesta edizione. Ma quest'anno Pechino (da giovedì 20 settembre su Rai2 in prima serata), format tra i più faticosi (per i concorrenti) della tv, si sposta in un territorio inesplorato, l'Africa. Le coppie viaggeranno per 15mila km, dal deserto all'oceano. Dal Marocco, al deserto del Sahara, alla Tanzania, a Zanzibar fino alla punta più sud del Continente Nero. Costantino, che a novembre vedremo anche in Apri e Vinci, quiz itinerante su Rai2, fermo proprio non ci sa stare. «Viaggiare è la mia dimensione naturale».

Questa edizione come sarà?
«Spettacolare. Poi Pechino è l'unico programma di intrattenimento che fa vedere il mondo e in ogni edizione ha un setting nuovo, si attraversano continenti e nazioni diverse. Per me è importante fare un prodotto dignitoso che rispetti il pubblico, senza mai sottovalutarlo e non scivolare nella tv fatta di polemica e violenza».

Le novità?
«Riguardano il meccanismo. I concorrenti avranno in dotazione anche una piccola telecamera notturna, così vedremo i luoghi in cui dormiranno. Poi c'è un nuovo metodo di eliminazione, che coinvolgerà non più solo due, ma tre coppie. Infine la coppia vincitrice avrà la possibilità di nominarne altre due, che saranno obbligate a viaggiare in simbiosi. E alcune non saranno contente di farlo...».

Ci sarà un personaggio rivelazione?
«Potranno sorprendervi in tanti. Penso alle Signore della tv, Patrizia Rossetti e Maria Teresa Ruta, persona di grande spiritualità. Poi il surfista Francisco Porcella, famoso nel mondo, ha una comicità involontaria, che piacerà molto alle spettatrici (con Andrea Montovoli forma la coppia dei Surfisti). Adriana Volpe e Marcello Cirilli (I Mattutini) incarneranno la regola d'oro della tv: più si fa i buoni in televisione, più nella vita vera si è delle iene. Vedrete la Volpe fare di tutto per vincere».

Da Boss in Incognito a Le spose di Costantino a The Voice. Le piace sperimentare. Pechino Express le dà qualcosa in più?
«Certamente. È un programma con cui sono cresciuto, di cui sono anche autore. Racconta il mio Dna di viaggiatore, è una continua ispirazione. Ora vorrei tornare in Iran e andare, per la prima volta, nella costa ovest del Madagascar».

Cosa le piace e cosa no, in tv?
«Non mi piace la lite televisiva, i salotti giornalistici dove in realtà si fa spettacolo. A Pechino ci saranno anche liti, ma con ironia e leggerezza, noi non ci prendiamo sul serio. Poi mi piace Enrico Lucci, lo vorrei come concorrente. Magari con Patty Pravo».

È noto che lei abbia uno stile algido che qualcuno ha definito «distaccato».
«Non sono un piacione, sono meno ruffiano dei miei colleghi. Ho molti difetti, ma mi reputo onesto e trasparente. Dettaglio non comune, anche e soprattutto in tv».

Soldi, popolarità, sesso. Li metta in ordine di preferenza.
«Soldi, sono una persona di certo venale. Poi cibo e terzo: abbracciare i bambini e commuovermi. Non è vero. In realtà odio l'emotività in tv. Il terzo che aveva detto qual era?».

Ha dichiarato in passato che Boss in incognito a tratti era «un po' troppo sentimentale».
«Non mi piace l'esternazione dei sentimenti in tv, anche nella vita privata, ma è solo un fatto di buona educazione. Anche perché chi si emoziona in televisione spesso fa finta».

Rifarebbe The Voice?
«Se me lo richiedessero, certo. Sono un operaio dello show business».

Si era parlato di Eleonora Brigliadori come concorrente, poi spazzata via dai papabili concorrenti per le sue dichiarazioni contro Nadia Toffa. Com'è finita?
«Era solo una fase di casting. La Rai ha preso una posizione da servizio pubblico, in difesa della scienza, con cui concordo pienamente. Io stesso ho partecipato a delle campagne di sensibilizzazione a favore delle vaccinazioni per Unicef. È sempre più importante mettere questi paletti, vista la disinformazione che circola...

».

Commenti