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Licenza di uccidere? Macché, le vere spie sono degli impiegati

Le pellicole hollywoodiane sono piene di sparatorie e macchine di lusso. Ma gli esperti non ci stanno. Ecco una guida per punti che confronta sceneggiature e operazioni vere

Licenza di uccidere? Macché, le vere spie sono degli impiegati

Tom Cruise è appena sbarcato nelle sale con il suo nuovo Mission: Impossible - Rogue Nation. E gli americani fan la fila per vedergliene combinare di ogni nei panni dell'agente Ethan Hunt. C'è da aspettarsi che lo faranno anche gli italiani a partire dal 19 agosto. Del resto il genere spy story tira sempre e i vari 007 o Jason Bourne sono dotati di gingilli sempre più tecnologici e danno vita a sparatorie sempre più spericolate. Ma quanto di ciò che vediamo sullo schermo ha una, pur lontana, verosimiglianza? Quasi nulla, secondo il dottor Vince Hougton, curatore dell'International Spy Museum di Washington che è stato interrogato (anche se senza pentothal) sul tema da Vanity Fair Usa. In questa pagina condensiamo alcuni degli appunti, ma sarebbe meglio dire segnacci con la matita blu, da lui mossi alle trame dei film di spionaggio più gettonati del momento, Mission Impossible compreso.

NIENTE SPARI E POCHE TECNOFOLLIE

La cosa rattristerà quasi tutto il pubblico, ma le spie non accoppano quasi mai la gente. Men che meno le altre spie. Afferma Hougton: «Se avessi lavorato come infiltrato per la Cia nell'Unione Sovietica e fossi stato catturato, avrei avuto una copertura diplomatica... Mi avrebbero arrestato per un paio d'ore e torchiato. Ma poi mi avrebbero rispedito a casa. Perché se ammazzi uno dei nostri, noi subito dopo ci mettiamo a cercare e ammazzare i tuoi. La situazione è cambiata solo con il terrorismo». Inoltre, è vero che i gadget della spia sono un classico a partire dai film di 007. Ci sono penne che sparano, sensori, microradio, localizzatori. Qualcuno assomiglia davvero alla strumentazione dei veri agenti segreti. Ma è difficile sapere con esattezza che cosa, perché l'attrezzatura resta top secret anche anni dopo che è stata dismessa. Ma pare che molto spesso siano i film a dare l'ispirazione. Secondo i bene informati più di un direttore della Cia si è presentato dai reparti scientifici chiedendo se quel particolare giocattolo di James Bond si poteva fabbricare davvero. E non sempre la risposta è stata «no». Ma anche quando la risposta è stata «sì», si sono trovati sistemi molto più semplici per fare le cose.

CORPO A CORPO

Sì, gli agenti dei principali servizi segreti sono addestrati al corpo a corpo e a resistere agli interrogatori. E anche a maneggiare le armi da fuoco. Ma la maggior parte di loro passa la gran parte del proprio servizio operativo senza impugnare mai un'arma. Questo vale anche per gli agenti operativi. Ed è assolutamente la norma per tutti gli agenti delle strutture di supporto che sono molto più numerosi.

BEI COMPLETI

Pare ci siano decine e decine di agenti che vorrebbero essere inviati in un casinò vestiti in smoking. Ma è molto più facile che debbano passare il loro tempo travestiti da benzinai fuori da una lavanderia a gettoni gestita da un sospetto di terrorismo. E invece di giocare alla roulette gli tocca sbobinare ore e ore di registrazioni in un dialetto arabo scarsamente comprensibile. Poi per consolarsi vanno al cinema a vedere Mission Impossible.

NIENTE TARTARUGA

Gli agenti segreti hanno un lavoro stressante ed è meglio che siano in forma. Ma è meglio se sono poco appariscenti e di certo non hanno un fisico da modello. Anche l'operazione di sedurre le femmine pare sia riservata a una minoranza. E spesso non gli tocca una bellona, anzi...

PROTOCOLLI

È la cosa su cui Vince Hougton insiste di più. Gli agenti non hanno colpi di testa e fanno quello che è previsto che facciano. Non soltanto per non restarci secchi, ma banalmente per non essere licenziati. Ecco forse perché secondo lui il film di spionaggio più realistico di tutti i tempi è La talpa (2011).

Quello che ha fatto dormire il pubblico.

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