Cultura e Spettacoli

Perego: "Vogliono colpire mio marito"

La conduttrice si difende dopo il programma Rai sulle donne dell'Est

Perego: "Vogliono colpire mio marito"

«Mi hanno messo in mezzo in una cosa molto più grande di me». «Sono disorientata, spaventata, non riesco a rendermene conto, mi sembra una cosa surreale». L'ho vissuta come una violenza». «Hanno usato me come potevano usare qualcun altro. Forse è scomodo mio marito». «È partita un'eco mostruosa su una cosa che non c'è, non esiste». Paola Perego sceglie i microfoni delle Iene, programma della concorrenza, per difendersi e controbattere alla mazzata che gli è piovuta addosso dopo l'incriminata trasmissione in cui si faceva l'elenco dei pregi delle donne dell'Est a scapito delle italiane: decisione dei vertici Rai di chiudere Parliamone Sabato e pubblico processo mediatico. L'accusa è di sessismo, volgarità e razzismo. Lei, nell'intervista, dice più volte di non capire perché si sia scatenato un tale pandemonio. Ammette che il tema trattato, la maggiore docilità delle donne dell'Est in tutti i sensi, possa essere stata «una pagina mediocre», ma come tante altre che si sono viste in Rai, che si sono usate pesi diversi per altri casi come l'intervista al figlio di Totò Riina «facendogli l'altarino» e che la decisione di fare fuori dalla Rai lei e il suo gruppo di lavoro farebbe parte di un disegno interno Rai rivolto contro suo marito, il manager Lucio Presta, piuttosto che contro di lei. Inoltre la conduttrice ricorda che l'argomento trattato sia stato approvato prima di essere messo in onda «dal capostruttura (Raffaella Santilli) e dal direttore di rete (Andrea Fabiano)». Insomma, tutti sapevano di cosa avrebbe parlato. Forse, però, nessuno si aspettava di ascoltare l'attore Fabio Testi descrivere con ammirazione il regalo che una ragazza dell'est aveva fatto al suo fidanzato: un'altra ragazza per spassarsela in tre tutta la notte. Di quella «testimonianza» la Perego si è scusata nell'intervista con le Iene, ma non di tutto il resto del programma, che la conduttrice non giudica talmente volgare e sessista da giustificarne la chiusura. Che, in effetti, per chi ha effettivamente visto la puntata (incredibile che non l'abbia guardata la presidente Rai Monica Maggioni prima di prendere posizione) senza fermarsi solo ai frame diffusi su Internet, appare come una trasmissione decisamente mal riuscita, ma di cui si capiva lo spirito leggero e ironico, da chiacchiera da bar, come se ne sono visti a decine in Rai, anche ultimamente. L'errore è stato nella scelta di alcuni ospiti e nella mancanza di prontezza della Perego a fermare le derive goliardiche. Comunque, la cosa a cui più tiene la conduttrice è mandare indietro le accuse di sessismo: «Non lo sono. Quando la signora Boldrini ancora non era in politica, io già lottavo per i diritti delle donne».

Sabato al posto suo andrà in onda una fiction o un documentario.

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