Cultura e Spettacoli

Platinette: "La mia ragazza incinta e quel figlio mai nato"

Mauro Coruzzi si racconta a Vanity Fair: "A 18 anni potevo diventare papà"

Platinette: "La mia ragazza incinta e quel figlio mai nato"

Oggi lo conosciamo come Platinette. Ma anche Mauro Coruzzi è stato adolescente. E ora confessa un retroscena inedito accaduto quando aveva 18 anni.

"A 18 anni ho avuto una ragazza che mi tradiva con un nostro compagno di scuola, con il quale nel frattempo anch'io avevo avuto una storia all'insaputa di lei che, intanto, era rimasta incinta di me", ha raccontato a Vanity Fair, "Siccome l'aborto era ancora illegale chiedemmo aiuto ai radicali. Mi sarebbe piaciuto avere qualcuno di cui prendermi cura. Ma non si può vivere di rimpianti".

Parlando della sua famiglia, Coruzzi racconta un'infanzia poco felice: "I miei genitori, ex contadini, a casa non si scambiavano una parola e, quando accadeva, era una lite. Dopo essere stato internato in Germania, mio padre era tornato con una forma grave di depressione, lo avevano sottoposto più volte a elettroshock. E, poi, non era neppure il mio vero padre... Non ho mai voluto fare la prova del Dna, ma di certo mia madre aveva un amante. Telefonava a casa e se rispondevo io faceva finta di aver sbagliato numero. Dopo un po’ ho capito che voleva sentire la mia voce. Vede, il punto è che io una vita normale non l’ho mai avuta. Mia madre mi lasciava fino alle cinque del pomeriggio dalle suore: curavo il giardino, leggevo. Mentre, il sabato, mi portava con lei dalla parrucchiera dove divoravo le riviste femminili.

Sono cresciuto da solo, passando da Sant’Agostino a Novella 2000".

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