Cultura e Spettacoli

Povia chiarisce l'equivoco sulla multa: "Scherzavo"

Il cantautore, intervistato a Un giorno da Pecora, torna a parlare del suo appello social, per convincere gli utenti a comprare il disco e aiutarlo a pagare la multa. Ma c'è stato spazio anche per la politica

Povia chiarisce l'equivoco sulla multa: "Scherzavo"

Era uno scherzo, ma non troppo. Povia, oggi in diretta a Un giorno da Pecora su Rai Radio1, ha chiarito la questione della multa e dell’appello fatto ai fan su Facebook per pagarla.

"Quando le gente mi ferma per strada e me lo chiede, io sorrido e penso che stiano scherzando, perché è stata una battuta messa lì. Poi economicamente è vero che non me la passo molto bene”, ha ammesso il cantautore dei Bambini fanno oh. Povia, quindi, è davvero alla ricerca di qualche soldo in più.

La multa in questione ammonta a 446 euro ed è “uno strascico di un vecchio contenzioso, proveniente da un errore di vecchi commercialisti”. Povia pochi giorni fa sui social l’aveva definita “ingiusta” e per questo aveva chiesto ai follower di lasciargli una piccola “mancia”, come se fosse un vero cameriere (che è anche il titolo del suo singolo). E così il popolo di Facebook è realmente accorso in suo aiuto e ha acquistato il disco come richiesto. “Ho venduto di più –ha ammesso il cantautore, incalzato delle domande di Geppi Cucciari e Giorgio Lauro-. Ma poche decine, senza esagerare”.

Ma l’intervista non poteva finire senza qualche domandina sulla politica, tema caldo in questi giorni per le elezioni eurepee. In passato Povia si è più volte schierato pubblicamente verso posizioni euroscettiche e sovraniste, ma solo a parole. Ha ammesso, infatti, di non essersi recato alle urne la scorsa domenica e di non averlo mai fatto in tutta la vita. “Non andrò a votare finché non ci sarà una forza politica che abbia seriamente in programma di uscire dall'euro - ha detto il cantante in trasmissione -.

Uno Stato che non controlla la moneta è come un uomo senza pene o una radio senza trasmettitore”.

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