Cultura e Spettacoli

Le primarie della tv: finalmente è possibile bocciare l'opinionista

La nuova trasmissione "Maggioranza Assoluta" trasforma la politica in gioco e cerca il leader perfetto

Le primarie della tv: finalmente è possibile bocciare l'opinionista

Più che un mito, un'utopia. È il cinquantun per cento: entità mitologica inseguita (a parole) nelle nostre elezioni dagli albori della Repubblica ad oggi, smentita dalla cultura degli italiani prima ancora che dalle urne e dalla matematica. Forse, buttandola in gioco, Maggioranza Assoluta questa utopia la potrà realizzare. Il nuovo game-show in onda da oggi in seconda serata su Italia 1 (regia di Roberto Cenci) è condotto da Pierluigi Pardo, volto simbolo della trasmissione sportiva Tiki Taka, pronto a passare dal rettangolo verde del campo di calcio al tappeto verde del poker politico, quello dove l'ars rhetorica e il bluff dialettico sono la regola e le fiches, solitamente, siamo noi. Quelli che per farsi un'opinione accendono la tv e ascoltano gli specialisti.L'intrigante differenza è che in Maggioranza Assoluta il pubblico vota da casa. «Non è un classico talk ci tiene a precisare Pardo Io sono un outsider della politica, non ho l'approccio di un Formigli o di un Paragone. Ho le mie idee ma sarò super partes». In studio, ogni puntata, cinque personaggi noti sono invitati a dire la loro su alcuni argomenti di attualità, costume, società, politica, dalle unioni civili al possesso di armi per difesa personale, dalla legalizzazione delle droghe leggere ai vaccini, all'alimentazione vegana o onnivora, in una tenzone a eliminazione in cui «vince chi convince». «Al centro c'è la politica in senso largo, non quella da palazzo», specifica il conduttore romano. Chissà, senza magari raggiungere le vette di un Cicerone con le Catilinarie, alla corte di Pardo potrebbe spuntare qualche fuoriclasse, capace di ipnotizzare il pubblico a colpi di idee e di carisma.Regola numero uno: nessuna rissa. «La scenografia in studio ricorda quella dei duelli nelle primarie Usa spiega Pardo Non ci saranno risse trash da divanetto». Nella puntata di questa sera i cinque sfidanti sembrano ben assortiti: i giornalisti Francesca Barra e Filippo Facci, il politico Roberto Formigoni, l'ex politico e opinionista Vladimir Luxuria, il comico Andrea Pucci. I duellanti si affrontano in quattro round ad eliminazione diretta: in ogni confronto i duellanti subiranno il giudizio del pubblico attraverso un sistema di voto multi-piattaforma (app Mediaset Connect, televoto, web, sms, twitter con hashtag #MaggioranzaAssoluta) e sempre sotto il commento insindacabile di un Presidente che ha volto e grinta di Irene Pivetti, ex presidente della Camera. «A sua discrezione schierarsi nettamente o fare, per così dire, la democristiana», sorride Pardo. Al termine di ogni puntata, i due finalisti si confrontano in un test sulla personalità elaborato, sotto forma di doppia intervista, dallo psicologo Carlo Alberto Cavallo. Dopodiché, il ballottaggio finale decreta il vincitore di puntata. Per tornare al calcio, quello che alza la coppa.«Il Messi della comunicazione oggi? In questi anni sicuramente lo è stato Obama spiega Pierluigi Pardo La sua vittoria ha riscritto le regole della politica Usa. Qui in Italia il primo Renzi, quello delle primarie contro Bersani». La messa in onda, in rigorosa diretta e in ora un po' tarda (23.

30), prevede gioco forza un pubblico più giovane, una sorta di selezione naturale per cui, è la conclusione del conduttore, «l'esito non ha un reale valore statistico, è bene ricordarlo».

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