Cultura e Spettacoli

Pure Zingaretti in difesa dello stipendio di Fabio Fazio

Pure Zingaretti in difesa dello stipendio di Fabio Fazio

Fazio, comunque, superstar. Non passa giorno che non sia all'attenzione del mondo politico e mediatico. Dopo le affermazioni di domenica del presidente Rai Marcello Foa che hanno bollato Che tempo che fa come troppo costoso e troppo vecchio, auspicando di fatto la chiusura del programma, anche ieri in parecchi si sono esibiti sulla questione. Il vice premier ha ribadito per l'ennesima volta: «Ieri sono stato invitato da Fabio Fazio. Ho detto no perché io ospite dei comunisti con i Rolex non ci vado. Se si abbassano lo stipendio ne parliamo». A difendere il conduttore ci ha pensato il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti: «Salvini attacca Fazio non per il suo stipendio ma perché è un giornalista e una persona libera». Invece il deputato del Pd Michele Anzaldi fa notare: «Oggi viviamo una nuova stagione di occupazione senza scrupoli della Rai, ai livelli dell'editto bulgaro, ma il fulcro di questa occupazione non è certamente Fazio col suo stipendio. Salvini lo ha eletto a suo bersaglio mediatico, ma il conduttore ha un contratto blindato e non sarà certamente una piccola riduzione volontaria del suo stipendio a metterne a rischio la libertà». E conclude, contro la posizione del segretario del suo partito: «Se il centrosinistra cade nel tranello della Lega di passare per il difensore dello stipendio di Fazio, significa che qualcosa non va». Comunque il presentatore non ci pensa neppure ad andarsene. Infatti, domenica sera, nel messaggio letto a inizio puntata in cui si dispiaceva che Salvini non voglia partecipare alla sua trasmissione, ha concluso: «Confido che ci sarà occasione in una prossima stagione». Dunque, arrivederci a settembre, magari con un piccolo taglio di cachet per salvare la faccia.

Di tutti.

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