Cultura e Spettacoli

Quando la vita si veste di poesia

In «Mi fido del mare» Carla De Angelis racconta la natura in versi

Silvia Castellani

«Emozione è lasciare che l'uscio cigoli / e le camicie da stirare /andare in giardino, scoprire la voce forte e / sottile della sera / aspettare quell'ora magica che confonde i sensi». Così Carla De Angelis, nella sua recentissima raccolta poetica intitolata Mi fido del mare (Fara Editore), dove i sensi sono costantemente sollecitati attraverso un meraviglioso alternarsi di suoni, colori e profumi, e dove metafore cariche di pathos svelano visioni ricche di vita. Proprio la vita, vestitasi di poesia, nominando a tratti il ricordo, si rinnova continuamente nella rivelazione del presente: «Ancora una volta andrò in spiaggia / fra la schiuma e il suono delle onde / lascerò una promessa e una storia / mai raccontata // sarà una rivelazione / senza astio senza arroganza/ Mi fido del mare». Eccolo il mare, protagonista assoluto di questo libro, distesa azzurra che riempie lo sguardo, mentre diviene anche occasione per considerazioni profonde e interrogativi senza tempo. Il mare che l'autrice ama a tale punto da scrivere: «vedrei azzurra anche la morte / se mi cogliesse mentre nuoto / verso l'altra sponda».

Carla De Angelis, con una scrittura trasparente ed emozionale, e allo stesso tempo profonda, facendo appello alla voce intima che chiamiamo coscienza, ci mostra una visione del reale che, autenticamente libera, non teme di squarciare la banalità del nostro tempo: «Manca il tatto l'olfatto e il gusto dell'abbraccio / tutti col carrello al supermercato / in fila sull'autostrada / il cellulare tra le mani / Mi piace / guizzi di braccia e giostra di gambe // Intanto / l'amore si smarrisce ad ogni clic / ignorando la tenerezza».

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