Cultura e Spettacoli

"Racconto la mia anima in movimento e non ho paura di parlare"

Due show esauriti al Forum di Assago. Sul palco anche una ragazza sfigurata dal marito

"Racconto la mia anima in movimento e non ho paura di parlare"

Emma figurati se si ferma. Alla vigilia del secondo disco di platino per Adesso, ha battezzato il suo tour con due concerti in un Forum di Assago completamente esaurito sia di pubblico che di idee nuove. Il palco, innanzitutto, è sovrastato da una sorta di piano inclinato e luminoso sul quale cammina in pendenza sorretta da un cavo per arrivare al palco principale. Sopra ci sono schermi sospesi. Poi i musicisti sono ai lati perché al centro, in un ideale proscenio, sta lei, che canta balla e parla e cambia quattro volte abito per le quattro fasi del concerto: cantautorale, teatrale, indie e rock (strepitosa la cover You don’t love me di Dawn Penn). Un concerto che parte riflessivo e poi finisce scatenato, quasi rock, invertendo la tendenza comune. Insomma, un’altra dimostrazione che Emma è una popstar con gli attributi, di quelle che a ogni concerto mandano a casa il pubblico con qualcosa di più. E con qualche sorpresa.

Ad esempio, cara Emma, ha invitato sul palco Valentina Pitzalis sfigurata e mutilata cinque anni fa dalla gelosia del marito.

«Mi ha contattato, ho letto il suo libro in due ore, ci siamo incontrati e mi ha chiesto di fare squadra con lei».

Sul palco ha detto: «Sono sopravvissuta a una morte orrenda voluta da chi diceva di amarmi. Non abbiate paura a denunciare chi vi fa violenza».

«È la dimostrazione che la specie umana è capace di ferocia inaudita. Lei sarà al concerto di Loredana Bertè all’Arena di Verona con la direzione artistica di Fiorella Mannoia contro la violenza sulle donne (stasera per chi legge - ndr). Poi se ci saranno altre occasioni, Valentina sarà di nuovo con me sul palco».

Paradossale che proprio in questi giorni lei sia stata sfiorata dalle polemiche intorno al chiacchiericcio sul disgraziato video di Tiziana Cantone.

«Quando l’ho citato non avevo alcuna malizia. Mi sembrava un innocuo tormentone popolare, c’erano ragazzi che mi venivano a chiedere autografi con la frase “Stai facendo un video?” stampata sulla t-shirt. Finita lì. Comunque sono anni che il mio nome viene tirato in mezzo per qualsiasi motivo, ora basta: credo che la mia storia possa ormai mettermi al riparo da queste ridicole speculazioni».

Lei dice di esser rimasta ferma per un anno dopo la pubblicazione del disco, in realtà è stata anche ad Amici. A proposito, ci torna? O va al Festival di Sanremo?

«Per ora nel mio futuro c’è il tour. Poi vedremo».

Emma rimane una artista tormentata.

«Il palco di questo tour, così complesso e scosceso, è come se fosse la mia anima in continua evoluzione. Per questo spettacolo io e il mio staff ci siamo impegnati a fondo per mesi». (si commuove - ndr).

Allora perciò ha detto che questi due concerti al Forum sono stati «la più bella doppietta della mia vita».

«Per la prima volta sono felice della mia resa sul palco».

In effetti, tra luci, videowall e palco inclinato, la produzione è monstre.

«Pensare che tutto è nato un giorno a Roma davanti a una cheesecake che tra l’altro avevo appena cucinato io...». (sorride - ndr).

In scena lei ha cantato spesso sdraiata sul palco. E il coro del pubblico durante «Io di te non ho paura» toglieva il fiato tanto era potente.

«Per reggere uno spettacolo e un tour così mi sono allenata per mesi, e faccio pure una vita sana.

Ora che il pubblico ha reagito così bene e che, nonostante qualche errore, io sono molto soddisfatta di me, mi sento come se potessi volare».

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