Cultura e Spettacoli

La capacità di "Eta Beta" di intercettare il futuro

La capacità di "Eta Beta" di intercettare il futuro

Molto spesso la radio perde la propria vocazione e si dimentica di mantenere le luci accese sul futuro. Restano però alcuni programmi che hanno l'obiettivo di cercare quanto di innovativo ci arriva dalla ricerca e dalla tecnologia. Uno di questi è Eta Beta di Massimo Cerofolini, in onda in sabato dalle 11,05 su Radio1. Cerofolini è un giornalista che ha scritto anche soggetti e sceneggiature per miniserie televisive (ad esempio Papa Giovanni per Raiuno e Il generale Dalla Chiesa per Canale 5). In questa sua avventura radiofonica prova a dare risposta ai grandi interrogativi che ruotano intorno alle novità che - qualche volta lentamente, qualche volta improvvisamente - si affacciano alla cronaca. Ad esempio oggi l'argomento della puntata sono le «start up» che, dopo un periodo iniziale di grande entusiasmo, si sono ritrovate pian piano in una zona d'ombra, complice forse una scarsa attenzione legislativa. A parlarne, Cerofolini ha chiamato Cristiano Seganfreddo, autore di The italian book of innovation, Aurelio Mezzotero di Italian Angeles for Growth, Antonio Fichera di Pharmatruck, Andrea Pirisi di Underground Power e Candida Pelizzoli, presidente dei maestri della gelateria italiana. Insomma, un parterre trasversale e competente, in grado di affrontare un ampio giro d'orizzonte sull'argomento. E questa è la ricetta tipo di Eta Beta, capace talvolta di rinunciare alla scelta dell'ospite a effetto piuttosto di approfondire la tematica con le persone più competenti.

Un raro esempio di radio davvero formativa e aggiornata.

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