Cultura e Spettacoli

Radiogiornale

Stavolta qui non si parla di radio ma di un film che ha al centro la radio. È Radio Cortile che sta diventando un caso per due motivi. Il primo è che da tempo la vita radiofonica non è al centro di un film. Il secondo è che, come spesso accade, gli italiani non sono riusciti a capire un fenomeno e hanno atteso che arrivassero altri dall'estero. Radio Cortile è il primo film di Francesco Bonelli, che non è proprio il primo che passa per caso, visto che ha recitato da bambino con Comencini (Voltati Eugenio) e poi ha fatto l'aiuto regista per Scola e Ricky Tognazzi con Simona Izzo. Tra tutti i suoi progetti, gli era rimasto nel cassetto quello sul suo primo film, del quale è poi diventato anche il protagonista. La trama non è per nulla campata per aria. Si racconta di un deejay che per mestiere «sputtana» tutti (non ci sono riferimenti ma...) e tra le notizie di cui parlare sceglie esclusivamente quelle che possono infangare o diffamare le persone. Naturalmente in Italia nessuno ha voluto produrre o distribuire questo progetto, che è straordinariamente attuale. Ci ha pensato Amazon Prime Italia che, a prodotto finito, lo ha inserito in lista di fianco a serie stra-seguite oppure a famosi film americani. Quindi questo film ora può spiccare il volo anche perché è di straordinaria attualità. Ma, a fare la differenza, c'è anche il budget destinato a realizzare questo film: diecimila euro, peraltro raccolti con donazioni singole e senza alcun tipo di finanziamento pubblico.

È la conferma che le buone idee non hanno bisogno di sovvenzioni ma solo di cervelli pensanti.

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