Cultura e Spettacoli

La Rai manda in pensione "La storia siamo noi"?

Dopo dodici anni Viale Mazzini manda in pensione il programma di Giovanni Minoli. Ma il dg Gubitosi poi chiarisce: "Il programma proseguirà, è solo scaduto il contratto di Minoli"

La Rai manda in pensione "La storia siamo noi"?

In tempo di crisi bisogna far quadrare i conti e ridurre gli sprechi. Anche la Rai cerca di adeguarsi. Ma la decisione di chiudere un programma di grande importanza culturale come "La storia siamo noi" suscita non poche polemiche. Viale Mazzini ha deciso di cancellare il programma dai palinsesti a partire dal prossimo anno. Niente più storia e approfondimenti in prima o seconda serata. Si salveranno solo le repliche. Dodici anni di attività non sono bastati a convincere la Rai della necessità di tenere viva questa (importante) finestra sulla storia del nostro Paese, e non solo.

E pensare che alcune puntate di "La storia siamo noi" hanno raggiunto ottimi successi di pubblico: uno speciale sull'11 Settembre fece registrare il 18,70% di share, una sulla morte di Papa Luciani si attestò al 16%. Il programma tv nel 2012 si è aggiudicato un importante premio internazionale, l'History Makers International di New York, considerato una sorta di Oscar dei documentari storici. Giovanni Minoli, autore e ideatore della trasmissione, non ha voluto commentare la notizia, ma si può facilmente intuire il suo disappunto. La speranza, a questo punto, è che la Rai prosegua nello sforzo di divulgazione culturale e storica, sostituendo il programma cancellato con altri altrettanto validi.

"La Rai spieghi con chiarezza e trasparenza i motivi che portano alla chiusura di un programma che rappresenta l’essenza del servizio pubblico", chiedono i parlamentari del Pd Michele Anzaldi e Andrea Marcucci. "Prima di arrivare alla chiusura possono essere valutate altre strade, come la riduzione dei costi o l’utilizzo di risorse interne, tenendo comunque conto che la quota maggioritaria di finanziamento della Rai è il canone. La storia siamo noi - concludono - rappresenta un patrimonio del servizio pubblico, merita perlomeno una riflessione approfondita prima di arrivare all’esclusione dai palinsesti".

Sulla propria bacheca Facebook Flavia Perina, ex direttrice del Secolo d'Italia, scrive questo: "Mi dicono che il problema è economico. Minoli (che è già in pensione) voleva un milione di euro per mandare avanti il programma, di cui detiene i diritti". Sarà davvero questo il motivo della cancellazione del programma?

A chiarire meglio il tutto ci ha pensato il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi: "Il programma non sarà mandato in soffitta ma proseguirà. Quello che invece è scaduto è il contratto con il giornalista Giovanni Minoli cui è stato legato finora il nome del programma. La Rai per fortuna continua la sua storia. Minoli aveva un contratto legato ai 150 anni e finisce a maggio. Il programma per noi prosegue.

Il format de "La storia siamo noi" è comunque di proprietà
della Rai e noi ora tendiamo a impiegare le forze interne e non a rinnovare i contratti di chi va in pensione".

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