Cultura e Spettacoli

Il ritorno di Star Wars

Storia, personaggi, design, umorismo: è esattamente lo “Star Wars” che i fan stavano aspettando, il settimo episodio della saga girato da J.J.Abrams, in sala da oggi distribuito dalla Disney

Il ritorno di Star Wars

Storia, personaggi, design, umorismo: è esattamente lo “Star Wars” che i fan stavano aspettando, il settimo episodio della saga girato da J.J.Abrams, in sala da oggi distribuito dalla Disney. Una torta ricca,ben farcita d’ogni sapore, ma senza risultare pesante, che può piacere al nonno e al nipote, disposti a chiederne un’ altra fetta. E c’è un commovente passaggio di testimone tra la vecchia e la nuova generazione dei cultori in “Star Wars: il Risveglio della Forza”, che corre parallelo al sovrapporsi di vecchi e nuovi personaggi nell’opera intergalattica. E se viene voglia di saperne di più sulle “new entry” – la ladruncola Rey, l’eroe Finn, lo spericolato pilota Poe e il cattivissimo Kylo Ren – o di portarsi a casa il robottino-palla bianco e arancione BB-8, disegnato dallo stesso J.J. Abrams, non c’è neanche bisogno d’ aver visto i film precedenti, per entrare nell’atmosfera assolutamente pop del racconto epico. Del resto, le avventure della Principessa Leila (Carrie Fisher, dolcemente invecchiata) e di suo fratello Luke Skywalker hanno una vocazione universale e atemporale. All’inizio, sul casco bianco dello stormtrooper Finn, interpretato benissimo da John Boyega, uno dei nuovi protagonisti che ha esordito nel film “Attack the Block” (2011), tre ditate di sangue formano una scia di morte. E Finn capisce che la vita del servo cieco non fa per lui: eccolo pronto a disertare. Basta con l’obbedienza al Primo Ordine e ai suoi fanatici ufficiali, che ricordano i nazisti: stessi stivali neri, stessa divisa, stessi stendardi rossi e neri. E’ ora di approfittare della tradotta d’un prigioniero: il pilota Poe Dameron, alias l’attore più conosciuto del cast, Oscar Isaac, dev’essere scortato alla base. “Perché vuoi aiutarmi?”, chiede il membro della Resistenza al ribelle. E lui: “Perché è la cosa giusta”. I due salgono quindi su un’astronave,ma la loro partenza non autorizzata scatena il putiferio: in prima linea, a ordinare di sparargli contro c’è il perfido Kylo Ren (Adam Driver,volto del televisivo “Girls” e Coppa Volpi a Venezia per “Hungry Hearts”), avvolto da una tunica nera. Sul volto indossa la maschera-feticcio, che ricorda quella di Darth Vader nella cui venerazione il Signore Oscuro è cresciuto.

Furente perché Finn e Poe riescono a fuggire nello spazio intergalattico (soliti, meravigliosi cieli stellati e immoti in 3D: occhialini indispensabili), Kylo Ren distrugge tutto con la sua spada-laser a forma di croce. I fuggitivi, però, precipitano nel deserto: in piedi resta solo Finn e l’astronave viene inghiottita dalla sabbia. Cambia scena e nel deserto del Marocco si aggira la giovane ladra di ferraglie Rey (l’esordiente Daisy Ridley: tutto fa pensare che sia figlia di Han e del Generale Leila),fasciata da pezze consunte. Vive sola,da piccola è stata sottratta alla sua famiglia, nel cui ritorno spera sempre: per vivere vende rottami. Ma non venderà BB-8, al cui interno Poe ha nascosto una parte della mappa di Luke Skywalker. L’adorabile droide l’ha conquistata. Come la conquisterà Finn, ultraricercato dal Primo Ordine. Il robottino, la ladruncola e il finto resistente (inizialmente Finn si spaccia per tale) formano un trio in fuga su un vecchio arnese, che però vola. Al quartier generale del Leader Supremo (Andy Serkis, in “motion capture”) si trama: Kylo Ren, che con la sola imposizione della mano riesce a far parlare i prigionieri, è suo succube.

Occorre annientare la Resistenza, che adesso conta sulla ricomparsa di Han Solo (Harrison Ford, appena ingrigito, ma ancora fascinoso) e di Chewbecca, pronti a risalire sul Millennium Falcon insieme al trio dei fuggitivi. Rey coi motori ci sa fare: prossima fermata, l’abbeveratoio di un’amica di Han, Maz (Lupita Nyong’o in “motion capture”) maga che custodisce la spada di Skywalker, subito in mano a Rey. E’ lei che cerca la Forza, è lei che nel duello a spade-laser sconfiggerà Kylo Ren: il Bene e il Male si configurano plasticamente nella terra che si divide in due. E se, nel finale, la Principessa Leila l’abbraccia come una madre, augurandole: “La Forza sia con te!”, ci sarà un colpo di scena mozzafiato, lungo un ponte sospeso nel vuoto più profondo. Sarà Rey a mettere in crisi Kylo Ren, dicendogli: “Hai paura di non diventare forte come Darth Vader”. E’ la verità, anche se Leila crede che nel figlio ci sia “ancora un po’ di luce”. Il Lato Oscuro è mostrato, ma in finale la mappa di Luke verrà recuperata per intero e la Resistenza si prepara a una nuova battaglia. Decisamente un film per tutti, con un occhio all’intrattenimento per famiglie: è questo il blockbuster di Natale, col messaggio positivo che nessuno è solo nel deserto.

Basta credere nel Bene e la Forza ritorna.

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