Cultura e Spettacoli

Gli sberleffi di Virzì al mondo del cinema

di Paolo Virzì con Mauro Lamantia, Irene Vetere, Giovanni Toscano, Giancarlo Giannini

Una carezza e uno sberleffo. In Notti magiche, Paolo Virzì rievoca con nostalgia il suo faticoso ingresso nel mondo del cinema, ma ancor più si diverte a lanciare velenose frecciate agli addetti ai lavori. Una goduria per i cinefili tra citazioni assortite; un probabile sconcerto per gli spettatori più giovani. Siamo a Roma, è la notte del 3 luglio 1990. Si sta giocando (a Napoli) la prima semifinale del mondiale di calcio Italia-Argentina. Mentre Serena sbaglia il rigore che manda in finale Maradona, un'auto precipita nel Tevere. Muore così annegato il produttore in disgrazia Leandro Saponaro (Giancarlo Giannini): inutile parentesi gialla di una commedia riuscita a metà. Riavvolgendo il nastro, vediamo l'arrivo a Roma di due aspiranti sceneggiatori di provincia in gara per il Premio Solinas. Uno, il siciliano Antonino, logorroico e pedante, ricorda fin troppo lo Stefano Satta Flores di C'eravamo tanto amati; l'altro, il livornese Luciano, è inevitabilmente lo stesso Virzì. Terza concorrente la bella Eugenia, della buona borghesia romana: chi sarà? Il film da qui pedina i tre ragazzi, che incrociano il bel (si fa per dire) mondo di Cinecittà. In estrema sintesi il produttore, in profondissimo rosso, con immancabile amante, un'ex ragazza Coccodè di Arbore (la strepitosa oca platinata Marina Rocco), sfila l'assegno al candido vincitore del premio, prima di finire in bocca ai pesci. Per il resto, ecco la matura diva Federica (Ornella Muti), che si mostra senza slip all'allibito Luciano; gli sceneggiatori Fulvio (Roberto Herlitzka) e Ennio (Paolo Bonacelli), nell'ordine Scarpelli e De Concini, e il maestro Pontani (il glorioso Ferruccio Soleri, per oltre mezzo secolo Arlecchino servitore di due padroni, 89 anni domani, auguri): un improbabile Antonioni. «Andiamo a vedere il secondo tempo da Cristaldi»; «Mastroianni piange»; «Qui ho girato con Lea», tra le tante chicche sparse, mentre la Nannini e Battiato intonano le Notti magiche del titolo e del Mondiale Julio Iglesias miagola Pensami, che però è del '78. Mah..

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