Cultura e Spettacoli

«Sciarada» è una lezione di approfondimento

La buona radio non è fatta soltanto di velocità, battute spesso grevi oppure novità pop a cento all'ora. C'è anche quella che approfondisce, la più difficile da fare, soprattutto nell'epoca che sembra (sembra) dominata dal flusso inarrestabile del web e dalla scansione frenetica dei social network. È la radio «nutriente» che informa e lascia traccia, spesso aiuta la riflessione e comunque comunica con i testi curati e attenti di chi conosce e rispetta la lingua italiana. Da anni, Sciarada, le parole dello spettacolo è un format che al sabato alle 12,30 su Radio1 affronta temi d'attualità scendendo nei particolari senza mai risultare stucchevole. Per capirlo, basta guardare ad esempio la scaletta della puntata di oggi, che mescola l'Italia distrutta ma vitale del '48 raccontata da Aldo Cazzullo (intervistato da Anna Maria Caresta) con Antonio Albanese incontrato da Antonio D'Olivo per le sue sei puntate de I topi in onda su Rai3. In più ci sono Max Casacci e Samuel dei Subsonica che parlano del nuovo disco 8. A intervistarli c'è Carlotta Tedeschi, voce tra le più riconoscibili dell'intero palinsesto Radiorai, giornalista di grande cultura che è anche la conduttrice del format in mezzo a nomi autorevoli come Baba Richerme e Claudia Fayenz o Francesco D'Ayala e Marcella Sullo.

Complice anche l'autorevolezza di Radio1, Sciarada è una boccata d'ossigeno per chi ha voglia di conoscere gli argomenti a fondo e non di essere - semplicemente e vagamente - soltanto informato.

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