Cultura e Spettacoli

La sfida di Luca & Paolo "A Quelli che il calcio ci sentiamo come jazzisti"

Domenica debuttano alla conduzione dello show su Raidue: «Vorremo scriverci un film»

La sfida di Luca & Paolo "A Quelli che il calcio ci sentiamo come jazzisti"

Quelli che il calcio, questa volta, saranno loro: Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu. Quelli che, tra l'altro, festeggeranno da domenica prossima alle 13.45 su Rai2 il 25esimo di un programma «storico per la Rai e longevo come forse nella storia della tv sono stati solo il Festival di Sanremo e la Domenica Sportiva e, alla concorrenza, Striscia la Notizia»: le parole sono della direttrice di rete Ilaria Dallatana che, nel nuovo studio milanese del programma in corso Sempione, si accomoda al centro di un'arena fotografica suggestiva riproducente il moderno skyline della città. Con lei i protagonisti assoluti Luca & Paolo e la terza componente del trio al timone di questa nuova edizione di Quelli che il calcio: la bella (ed elegantissima) giornalista Mia Ceran.

I due comici, conduttori e attori hanno la battuta in canna ma, sulle spalle, grava anche il peso di una scommessa, perché showman agili e veloci, ex-Iene, appena tornati sugli schermi (sempre di Rai2) con lo sketch-com Camera Cafè potrebbero patire un programma lungo tre ore. Non ci sta Luca: «A dirla tutta, non ho mai amato i programmi lunghi. Però se ce n'è uno la cui durata è giustificata è proprio questo: noi seguiamo la narrazione delle partite, e finché quelle durano non c'è problema». Rincara Paolo: «È sicuramente una sfida, tocca a noi e a Mia dare ritmo. Da tempo facciamo prove, non siamo ancora perfetti ma se il pubblico ci darà tempo, siamo tipi che imparano in fretta». L'improvvisazione farà il resto, spiega ancora Paolo: «Qualcuno ci ha definito jazz, e noi ci sentiamo così. Io, Luca e Mia dovremo fare del buon jazz».

A proposito di musica, una delle novità di questa edizione sono i Jaspers, giovane band milanese che porterà per la prima volta in studio musica dal vivo.

Le novità prevedono Francesco Mandelli nuovo inviato, Federico Russo e Paolo Casarin. «Con lui spiega Luca - commenteremo pregi e falle della Var, la nuova moviola in campo. Praticamente faremo la Var alla Var». Del vecchio cast di Quelli che il calcio restano in pista l'imitatore Ubaldo Pantani, Edoardo Ferrario, Dj Angelo e Emanuele Dotto, mentre una maggiore attenzione agli altri sport vedrà protagonista Giorgio Terruzzi per i motori. La Gialappa's e Nicola Savino, illustri ex, invece vanno a Mediaset. «I Gialappa's li avremmo tenuto volentieri ammette Ilaria Dallatana Ma la proposta economica della concorrenza ci ha battuti. Se poi a Mediaset hanno preso anche Savino significa che c'erano cose di Rai2 che laggiù piacevano molto».

Dal canto loro, dopo 15 anni passati a Mediaset, il duo comico passa armi e bagagli in Rai e, come diceva la canzone, se stanno insieme ci sarà un perché: «I soldi butta lì ironico Luca -. Per noi i boss della Rai hanno detto che non esistono tetti salariali, sfonderanno alla grande. A parte gli scherzi, sentivamo il bisogno di cambiare. Anche se, per certi versi, il lavoro non cambia». Ad esempio, per Camera Cafè, dal 4 settembre scorso in onda su Rai2 dal lunedì al venerdì: 150 nuovi episodi da 5 minuti ciascuno, Luca & Paolo di nuovo in ufficio, tra colleghi cinici e ingenui. Tra le new entry Serena Autieri, tra i ritorni invece la bella Sabrina Corabi.

Ma l'Italia intorno è cambiata. «I cinesi hanno rilevato l'azienda, c'è la crisi economica, il precariato spiega Paolo . Tornare a Camera Cafè è stata una bella faticaccia: ogni giorno registravamo quattro episodi, il che significa lavorare come in un vero ufficio dalle 9 alle 18, mantenendo tensione e lucidità. Con tredici anni in più sul groppone».

Il lavoro in Rai sarà parecchio, in questi mesi, ma Luca & Paolo continuano a sentirsi free lance: su Canale 5 partirà a breve la serie Immaturi, mentre le popolari pillole video per Dimartedì di Floris su La7 aspetteranno: «Per questo autunno-inverno non se ne parla spiega Luca Magari in primavera. A noi divertono molto».

Anche il cinema può aspettare: «Abbiamo detto no ad alcune proposte spiega Paolo La verità è che vorremmo scriverci un film».

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