Cultura e Spettacoli

Sky lancia un canale dedicato a James Bond

Sky lancia un canale dedicato a James Bond

Al Lido di Venezia il cinema non è solo sul grande schermo. Anche su quello piccolo sono in arrivo importanti novità. Ieri Sky ha presentato nuovi canali e un'offerta ancora più ampia di pellicole. Perché, ha spiegato sicuro Andrea Scrosati, senior executive vice presidente cinema di Sky Italia, anche se «il cinema sta vivendo un momento complicato, specchio della situazione economica del paese, un grande aiuto è rappresentato dalla pay tv». Che però, è il caso di Sky, sono sempre meno impegnate nella produzione diretta dei film e più nell'acquisto dei diritti.

Così da sabato prossimo il canale Cult si rinnova e lascia spazio a Sky Cinema Cult Hd portando in alta definizione tutta l'offerta cinema di Sky. Dal 28 settembre invece, grazie a un nuovo accordo con la Metro-Goldwin-Mayer, il canale Sky Cinema Classics ospiterà tutto il meglio della storica produzione con il ruggito del leone con 180 titoli che verranno trasmessi all'interno di «MGM Gold». Strettamente legata a questa collaborazione è la nascita del nuovo canale Sky Cinema 007 Hd interamente dedicato alla saga di spionaggio più longeva del cinema mondiale. Per tutto ottobre - mese in cui si celebra il 50esimo anniversario dall'uscita del primo film di James Bond (007-Licenza di uccidere) e in attesa del nuovo Skyfall diretto da Sam Mendes - il canale proporrà per la prima volta in tv tutti i film di Bond senza interruzioni pubblicitarie e in alta definizione e, con il servizio on demand, disponibili in qualsiasi momento.

Novità editoriali che vengono particolarmente apprezzate dagli abbonati. Come nel recente passato «con un forte aumento negli ascolti: dal 2010 ad oggi l'audience media nelle 24 ore è infatti cresciuta del 43 per cento, mentre quella delle prime serate è aumentata del 27 per cento», spiega ancora Andrea Scrosati. Che, tornando al cinema, teorizza: «Per un film oggi la pay tv rappresenta un tassello fondamentale. Sky è il principale interlocutore del cinema italiano. In genere ci si ricorda di noi solo per lo sport e, senza di noi, forse l'intera Serie A avrebbe fallito.

Non credo certo che accadrebbe la stessa cosa per i produttori italiani ma, senza la pay tv, verrebbe a mancare un elemento fondamentale e di grande valore».

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