Cultura e Spettacoli

La polemica è servita. Lo sconfitto Almo: "La finale? Una farsa"

Il secondo classificato: «Sono stato penalizzato». Sul web sospetti sul trionfatore Federico: "Collabora con Barilla, sponsor dello show"

Dopo il tentativo di proclamazione del vincitore in diretta andato decisamente male, ci si sono messi pure i due finalisti di MasterChef, Federico arrivato primo e Almo secondo, a rovinare la luminosa e invincibile armata satellitare. Eh sì, pure ai più bravi dell'etere qualcosa può andare storto: cose che capitano nel mondo televisivo. Dunque, ieri, i responsabili di Sky si stavano ancora riprendendo dalle dure critiche sui pasticciati minuti finali (facendo anche autocritica via twitter) che ecco arrivare Almo a sbottare nella solitamente innocua conferenza stampa di prassi: «La finale è stata una farsa. Avrei dovuto vincere io, i social network erano tutti dalla mia parte. Mi sono sentito penalizzato. Non si può perdere solo per un budino venuto male». Boom. Addirittura? Pare di non essere in uno show di cucina, ma in un duello western. Addetti stampa che sbiancano, telefonate concitate con i vertici aziendali, arrivo di corsa dei dirigenti per rispondere alle accuse.

Almo, albergatore (per cani) barese, «rosica»: gli pesa moltissimo non essersi messo in tasca i centomila euro del premio, il fregio di vincitore nonché la possibilità di pubblicare il suo libro di ricette. È amareggiato, non si tiene: «Sono stato in vantaggio per tutto il programma. Lo dicevano tutti. E così mi era sembrato pure dai commenti dei giudici nell'ultima prova (registrata molti mesi fa). Poi si è visto quello che è andato in onda grazie al montaggio: più spazio alle osservazioni favorevoli a Federico. Avevo sentito chiaramente un giudice dire che il secondo piatto di Federico “sapeva di detersivo“ ma questo non è stato fatto sentire». Non contento, aggiunge: «A Federico è stato dato più tempo per cucinare e per impiattare, perché ho cominciato io a servire ai tavoli: bisognava invece tirare a sorte». E, dunque, perché mai Cracco, Bastianich e Barbieri avrebbero dovuto preferire Federico? «Forse perché è piaciuta la sua cucina salutista, si voleva lanciare un messaggio». Sarà. Almo conclude: «E poi non si capisce come mai tutti i bookmaker davano me per favorito per mesi, e poi l'ultimo pomeriggio prima della gara hanno dovuto sospendere le scommesse perché erano arrivate numerose e sospette puntate su Federico».

Cambio di scena. Almo esce dalla saletta dove si tiene la conferenza stampa. Arriva Federico. Papillon a pois. E tutti i cronisti a chiedergli cosa ne pensa delle accuse formulate dal collega. Risposta: «Almo chi?». E poi dicono che la televisione non dia alla testa... Comunque il vincitore del talent liquida l'avversario in poche parole: «Non è vero che sono stato favorito. Non è vero che lui è stato penalizzato perché ha dovuto servire per primo i piatti: è stato proprio lui ad alzare la mano quando è stato chiesto chi era pronto».

Dunque? «I giudici hanno semplicemente preferito il mio tipo di cucina, che non è salutista come dice Almo, ma salubre. La mia è cucina che diventa emozione... straordinariamente intensa nei sapori e nei colori... è una combinazione di sano e buono con un “addendum“ di leggerezza...». Non è un tipo modesto Federico: «Se Carlo Cracco prendesse anche solo un decimo delle mie idee, darebbe ai suoi cibi un tocco più leggero, più soave, come insegnava Gualtiero Marchesi». Barbieri? «Un grande palato, ma una cucina di un altro decennio»... «Io presuntuoso? «No, non sono antipatico come sembra». Ma non finisce qui: un sito web (Dissapore) fa notare con tanto di foto che Federico, medico nutrizionista di mestiere, ha tenuto corsi di alimentazione sana per la Barilla, che è anche sponsor del programma. Lui risponde che si è trattato di una sola giornata di lavoro, come fatto per altre aziende. Insomma, una valanga di polemiche.

A Sky si possono consolare con gli ottimi risultati d'ascolto dell'ultima puntata (oltre che dell'intero programma): 1.421.000 spettatori medi complessivi, share del 4,25 per cento. L'anno prossimo? Già abolita l'idea di fare tutta la finale in diretta. E, pure, magari le conferenza stampa successive..

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