Cultura e Spettacoli

Spazio Blues

Il blues per antonomasia esprime dolore, malinconia... Per questo Walter Trout è uno dei migliori chitarristi bianchi del genere. Il suo ultimo (bellissimo) disco si intitola appropriatamente Survivor Blues, perché lui è un vero sopravvissuto. Ha lottato e vinto contro la cirrosi e un tumore al fegato... Il trapianto lo ha salvato e nei periodi bui della malattia ha inciso - aggrppandosi alla musica - numerosi dischi di valore come Luther's Blues o Battle Scars, inciso nel 2015 proprio quando pareva che la sua vita fosse appesa a un filo. (Ha registratto anche un album con grandi ospiti come il vecchio, indistruttibile John Mayall e altri maghi della chitarra come Sonny Landreth, Kenny Wayne Shepherd, l'onnipresente Joe Bonamassa). «La musica è stata la mia compagna di vita - ha detto Walter Trout - mi ha distratto e mi ha aiutato a vincere la mia battaglia». Una curiosità...Nell'album, di cover blues scelte e ricostruite con cura al di là delle facili logiche commerciali, appare anche l'ex chitarrista dei Doors Robby Krieger (in Goin' Down the River di Fred McDowell) nel cui studio il disco è stato registrato. Trout ha privilegiato blues meno conosciuti e li ha completamente rivisitati con una carica e una energia che sono il sintomo più chiaro della sua salute ritrovata. «Inutile rileggere per l'ennesima volta i classici di Willie Dixon o Muddy Waters - sottolinea Trout - lo hanno fatto tutti.

Io volevo rivitalizzare qualcosa con cui non ci fossero molti confronti se non la versione originale, incidendo il disco praticamente dal vivo».

Commenti